
Ayo Edebiri, la star di The Bear, nel cast del film After the Hunt diretto da Luca Guadagnino
Ayo Edebiri farà parte del cast del nuovo film diretto da Luca Guadagnino intitolato After The Hunt, un progetto che verrà prodotto da Amazon MGM Studios e Imagine. La produzione non ha voluto svelare i dettagli del personaggio affidato alla star di The Bear, lasciando i fan dell’attrice con la curiosità.
Il film After the Hunt è stato scritto da Nora Garrett e i protagonisti, oltre ad Ayo Edebiri, saranno Julia Roberts e Andrew Garfield.
Trovi maggiori informazioni qui.

Ayo Edebiri in una scena di The Bear 2
I film della settimana
Furiosa: A Mad Max Saga
Il film diretto da George Miller, è il prequel di Mad Max: Fury Road ed è un origin story incentrata sul personaggio dell’Imperatrice Furiosa.
Il film approfondisce infatti la storia della Figlia della Guerra rinnegata, nota per aver aiutato le Cinque Mogli di Immortal Joe nella loro fuga e aver collaborato con Max per liberarsi del perfido despota.
Dopo che la disfatta della nostra civiltà, i sopravvissuti vivono in un modo post-apocalittico, Una ragazza viene rapita dalla banda di biker con a capo il sognore della guerra Dementus dal Luogo Verde, dove viveva con le Molte Madri.
“Eppure, sebbene ci sia tutto quel visionario, tonitruante e agghiacciante universo che George Miller ha saputo creare e alimentare, questo capitolo non convince. E il problema risiede nella sceneggiatura, scritta dallo stesso regista e da Nico Lathouris. Una storytelling che vuole essere più complessa rispetto alle precedenti pellicole”
Trovi qui il resto della nostra recensione.

Anya Taylor Joy in una scena del film
Il caso Goldman
Un court-movie con i fiocchi che tiene sempre alta la tensione per tutto il film. Il Caso Goldman, film diretto da Cédric Kahn è uno di quei rompicapo che piacciono tanto agli amanti dei legal-movie, o i cosiddetti film giudiziari, che ruotano intorno alla figura di un giudice, un avvocato o un’avvocatessa.
Il film, è stato designato Film della Critica 2024 dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI. Come è noto, il genere ha al suo interno, come sottogruppo i court-movie o film processuali.
Il regista parigino ambienta, infatti, l’intera vicenda all’interno dell’aula di un tribunale parigino e lascia che sfilino davanti alla corte testimoni, commissari di polizia, familiari e amici dell’imputato.
“Ma la cosa più sorprendente ed originale del film, tratto da una storia vera, avvenuta in Francia a metà degli anni Settanta, è nella scelta del regista di descrivere Goldman come una persona che non attira affatto le simpatie dello spettatore, ma è, invece, respingente, rissoso e provocatorio.”
Trovi qui il resto della nostra recensione.

Arieh Wolrthalter in una scena del film
Marcello Mio
La metamorfosi di Chiara Mastroianni, alla ricerca della propria identità tra cinema e vita. Marcello mio è una forma ibrida di racconto, incentrato sulla figura dell’attore, alla base della genesi del film.
Cosa è un attore quando non lavora, visto che l’inattività occupa una parte rilevante della sua vita. Di fatto, continua ad esserlo, anche nel rapporto con la realtà in cui è quotidianamente immerso. Il regista aveva scelto Chiara Mastroianni, la sua attrice francese preferita. Voleva seguirla nel ritmo della propria vita familiare, nell’ordinarietà. Ma Chiara ha una singolarità: il suo privato è inevitabilmente legato alla cinematografia, figlia delle due icone Catherine Deneuve e Marcello Mastroianni.
“Nel gioco delle parti a cui assistiamo, Christophe Honoré riesce a creare un romanticismo familiare, a trasformare il dolore della perdita, dell’assenza, in una reunion originale, malinconicamente allegra. Chiara viaggia con addosso la forma del padre attraversando i ricordi, ricomponendoli, ritrovandosi, capace finalmente di lasciarli andare senza abbandonarli.”