Dopo la seconda candidatura al David di Donatello, la carriera di Barbara Ronchi, soprattutto per quanto riguarda il cinema, è inarrestabile.
Già vincitrice di un David per il film Settembre, Barbara Ronchi si è sempre distinta da molte delle sue colleghe per le sue prove attoriali: personaggi ricchi di pathos fanno da collezione alla sua carriera artistica, e in ognuno di loro Barbara è in grado di scomparire. Non a caso è ritenuta una delle attrici più promettenti della sua generazione. Grande prova, come protagonista nel film di Marco Bellocchio, Rapito.
Gli esordi: dal teatro al cinema.

Barbara Ronchi si diploma all’Accademia Nazionale d’arte drammatica Silvio D’Amico nel 2009, e subito dopo iniziano i suoi i primi lavori a teatro. Il 2013 è l’anno del suo esordio al cinema, grazie al film Miele, diretto da Valeria Golino.
Ma è a partire dal sodalizio con il regista italiano Marco Bellocchio, che la sua carriera cinematografica inizia a decollare. Nel 2016, grazie al film ispirato all’omonimo romanzo di Massimo Gramellini, Fai bei sogni , presentato come film d’apertura al Festival di Cannes 2016, Barbara Ronchi vince il prestigioso premio Alida Valli, come migliore attrice non protagonista.
Interpreta il ruolo di Annalisa nel film tratto dal romanzo di Michele Serra, Gli sdraiati, del 2017. A partire dal 2020 ritorna al cinema nelle vesti di protagonista femminile nel film Padrenostro, diretto da Claudio Noce, in concorso alla 77esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Dal 2021 al 2023, prende parte a diversi progetti, non solo cinematografici, ma anche di serie tv come Luna Nera, disponibile sulla piattaforma streaming Netflix.
Torna a collaborare con Bellocchio nel film pluripremiato Rapito, che le vale la sua seconda candidatura al David di Donatello come miglior interpretazione femminile, vincendo il Nastro d’ Argento 2023 alla migliore attrice protagonista.
All’inizio dell’anno esordisce nuovamente al cinema con Dieci minuti, uscito nelle sale a Gennaio 2024, che la vede a fianco di Margherita Buy, diretta dalla regista Maria Sole Tognazzi.

Un attrice che ama sfidare i propri limiti, gli ultimi lavori:
In questi ultimi due anni la carriera di Barbara Ronchi è sempre più in ascesa. Nel 2024 ha partecipato a diversi progetti ambiziosi, mostrando a pubblico e critica le sue qualità di grande attrice versatile.
Il Thriller “Non Riattaccare”

Non riattaccare è un film del 2024, diretto da Manfredi Lucibello, la cui trama prende ispirazione dall’omonimo romanzo di Alessandra Montrucchio. Barbara Ronchi per il ruolo di Irene, la protagonista, è stata premiata al Torino film festival 2023 con una menzione speciale. La trama narra la vicenda di una donna che, durante il periodo della Pandemia covid-sars 2019, riceve una chiamata dal suo ex fidanzato Pietro, intento a porre fine alla propria vita: da questo momento partirà una corsa contro il tempo nel disperato tentativo di raggiungerlo prima che commetta quest’atto disperato.
Il film è stato distribuito nelle sale italiane a partire dall’ 11 luglio 2024, riscuotendo un buon successo di pubblico.
‘Familia’ e il feroce dramma famigliare che rappresenta

Presentato nella sezione Orizzonti all’81esima Mostra internazionale d’arte cinematografica a Venezia, Familia racconta la vicenda tratta da un terribile fatto di cronaca avvenuto in Italia, prendendo spunto dal romanzo autobiografico di Luigi Celeste, dal titolo Non sarà sempre così, il quale nel 2008 uccise il padre e venne condannato a nove anni di reclusione. La trama della pellicola si focalizza sul ritorno a casa, dalla propria famiglia, di Luigi Celeste e il dramma che ne consegue in uno spaccato famigliare ormai in frantumi. Barbara Ronchi veste i panni di Licia, la moglie di Celeste. Il lungometraggio è stato molto apprezzato dalla critica, in merito, Federico Rizzo ha scritto per Sentieri selvaggi:
“Familia è un oscuro mélo che lambisce il thriller psicologico con al centro una storia di soprusi familiari e le loro conseguenze, dall’infanzia all’età adulta”
Il film è stato distribuito nelle sale da parte di Medusa Film, a partire dal due ottobre 2024.
‘Il treno dei bambini’, ovvero l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Viola Ardone

In questo film drammatico, Barbara Ronchi interpreta Derna, madre coraggiosa che aderisce all’iniziativa solidaristica promossa dal Partito Comunista Italiano, chiamato ‘I treni della felicità’, dove a bambini provenienti da famiglie povere del Sud, veniva data la possibilità di trasferirsi al Nord e farsi adottare, per un periodo della loro vita, da famiglie con un agio economico che gli permettesse una formazione ed educazione scolastica. Il treno dei bambini è ambientato a Napoli nel 1946, dove Amerigo Speranza, figlio di Derna, lascia la Campania a sette anni per andare a vivere nella casa di una famiglia emiliana. Il film verrà distribuito sulla piattaforma Netflix, verso la fine del 2024. Sarà presentato durante le giornate della Festa del Cinema di Roma, in programma dal 16 ottobre al 27 ottobre 2024.
‘Diva Futura’ e ‘Nonostante’, altri due film presentati alla Mostra Internazionale d’arte cinematografica a Venezia

Diva Futura vede Barbara Ronchi interpretare la giovane Debora Attanasio, nel film diretto da Giulia Louise Steigerwalt , la quale è alla disperata ricerca di lavoro per pagare il mutuo della propria casa. La ragazza viene finalmente assunta come segretaria dall’agenzia di casting e produzione Diva Futura, specializzata nella produzione di film a luci rosse. In questo, apparentemente, bizzarro contesto lavorativo ha il modo di incontrare il produttore Riccardo Schicchi, interpretato da Pietro Catellitto, oltre che diverse pornostar, tra cui Ilona Staller Cicciolina, e l’eterna Moana Pozzi . La giovane segretaria si ritrova immersa in un mondo di gelosie, inganni, vendette tra i vari fondatori e attori dell’azienda, constatando, giorno per giorno, il lento declino della stessa.
Nella pellicola diretta da Valerio Mastrandrea, Nonostante, e presentata anch’essa nella sezione Orizzonti dell’ 81esima edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Barbara Ronchi appare, seppur in un ruolo minore, in questo film dove la storia esplora temi profondi come l’accettazione, il conforto illusorio e la necessità di affrontare la realtà interiore di ognuno di noi.

La distribuzione nelle sale italiane è prevista per il marzo 2025 con BiM Distribuzione.
Nonostante il decollo della sua carriera, Barbara Ronchi non dimentica il passato difficile, e quanto il mestiere dell’attrice possa regalare sia gioie, che dolori. In un’intervista a VanityFair, l’attrice italiana ha affermato:
“Ho attraversato momenti bui, da cui ho capito che dovevo risollevarmi. Perché mi sentivo sbagliata: il lavoro non andava come speravo, arrivavo vicina al traguardo e non lo tagliavo mai. Ho anche pensato di mollare a un certo punto. [… ] ai provini mi dicevano: non sei abbastanza bella. L’invidia? L’ho provata quando ero fuori dalla cricca del cinema”.
Questo suo atteggiamento disilluso riguardo allo star-system le ha permesso di rimanere fedele a se stessa. I personaggi che interpreta mostrano l’ambizione e l’audacia di spingersi sempre oltre, sia a teatro che al cinema, ricordando al pubblico le grandi attrici del Neorealismo italiano.
Attenzione però: lei è disposta ad interpretare ogni ruolo, eccetto, nella vita reale, quello di diva.