Gary Oldman ha parlato del suo rapporto con l’invecchiamento e del suo percorso verso la sobrietà, commentando i temi evocativi di Parthenope, il nuovo film di Paolo Sorrentino.
Parthenope è un’ode a Napoli, che racconta la vita di una giovane donna affascinante sia fisicamente che intellettualmente, interpretata dalla nuova star Celeste Dalla Porta. Il film esplora il contrasto tra la giovinezza, la libertà e il desiderio, ambientandosi tra gli incantevoli abitanti della città partenopea.
Durante la conferenza stampa del film al Festival di Cannes, Oldman ha parlato del suo personaggio, lo scrittore americano invecchiato John Cheever.
Ci sono alcune somiglianze tra me e Cheever. Ho un figliastro in Italia di 16 anni e sono sicuro che non vede l’ora di diventare maggiorenne. Quando sei giovane, desideri essere più vecchio. C’è un detto che dice che abbiamo un piede nel passato, uno nel futuro, e così roviniamo il presente. Non viviamo nel momento.
Gary Oldman ha riflettuto sulla sua giovinezza nell’industria cinematografica, rivelando di essere più felice che mai. Ha sottolineato che ora si sente più a suo agio nella sua pelle rispetto al passato, quando c’erano caos, dolore e molto dramma nella sua vita. In un momento toccante, ha condiviso di aver festeggiato 20 anni di sobrietà, suscitando applausi dal pubblico.
Sorrentino ha spiegato di voler catturare la bellezza magnetica di Napoli, un luogo che sente sempre il bisogno di ritornare. Ha descritto Napoli come un posto incantevole per una certa fase della vita, ma che potrebbe perdere importanza con il passare del tempo. Tuttavia, molti napoletani, incluso lui stesso, ritornano costantemente a questa città per poi allontanarsene di nuovo.
Fonte: The Hollywood Reporter