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Focus Italia

‘L’abbaglio’ – il risorgimento italiano secondo Roberto Andò

A Cannes il regista torna a parlare del suo ultimo lungometraggio con Ficarra e Picone, Toni Servillo e Tommaso Ragno.

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Mentre facevo La stranezza avevo già in mente di fare questo film d’avventura riproponendo la stessa trilogia attoriale e dove si mescolano dramma e comicità una cosa congeniale per me in questo momento della vita. Quello è stato un periodo di storia talmente cruciale, denso, dove si muovono idealità pure, basta leggere le cronache dell’epoca.

Con queste parole il regista Roberto Andò narra il suo ultimo progetto L’abbaglio. Il film, dal carattere storico, è ambientato durante il rinascimento italiano, in particolare, la rappresentazione scenica avrà come focus l’impresa dei Mille del 1860.

C’era allora un entusiasmo interessato da parte di questi ragazzi che molto spesso erano musicisti, artisti. E poi si vede anche come Garibaldi si trovi allora costretto a far passare dei compromessi, una cosa che purtroppo anticipa l’oggi”.

 Leggi anche: ‘La Stranezza’ L’ottimo Pirandello di Roberto Andò al Festival del cinema di Porretta Terme

L’abbaglio – produzione e sinossi

Garibaldi inizia da Quarto l’avventura dei Mille circondato da giovani idealisti giunti da tutta Italia e da un fedele gruppo di ufficiali, tra i quali il colonnello palermitano Vincenzo Giordano Orsini (Toni Servillo). Tra militi reclutati ci sono anche due siciliani: Domenico Tricò, contadino emigrato al Nord, e Rosario Spitale, illusionista. Sbarcati in Sicilia, a Marsala, i Mille scoprono come l’esercito borbonico abbia un’enorme preponderanza numerica. Garibaldi escogita così un piano ingegnoso affidando una manovra diversiva al colonnello Orsini che si rivela vincente.

Come riportato dall’Ansa, il titolo vanta una mega produzione di 18 mln che vede unite Medusa e Rai Cinema con Tramp Limited e Bibi Film in collaborazione con Netflix e, infine, prodotto da Angelo Barbagallo e Attilio De Razza. Il film sarà distribuito nelle sale da 01 Distribution il 16 gennaio mentre in tv arriverà prima su Mediaset e poi sulla Rai.

Roberto Andò

Roberto Andò (Palermo, 1959) esordisce con Il Manoscritto del principe (2000), successivamente nel 2002 realizza il documentario Francesco Rosi, Il cineasta e il labirinto. Sotto falso nome (2004) rappresenta il suo ingresso a Cannes. Durante i suoi venti di  carriera, il regista, tramite le sue opera è riuscito a esprimere temi importanti, ecco qui di seguito, la sua filmografia: Viaggio segreto (2006), Viva la libertà (2013), Le confessioni (2016), Una storia senza nome (2018), Il bambino nascosto (2021), La stranezza (2022).

Nel 2024 ritorna sul grande schermo con il suo ultimo progetto L’Abbaglio.

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