In concorso alla Festa del cinema di Roma arriva Emilia Perez, incanto ultimo di Jacques Audiard e già presentato all’ultimo Festival di Cannes.
Il film è in corsa per ottenere una nomination agli Oscar 2024 grazie alle interpretazioni delle sue tre protagoniste.
Emilia Perez la storia
Troppo qualificata e sfruttata, capace ma non tenuta in considerazione, Rita, interpretata da Zoe Saldana, usa il suo talento di avvocato per una grande azienda al servizio della malavita. Ma, davanti a lei si apre una via d’uscita inaspettata: viene contattata da Manitas, uno spietato leader del cartello della droga messicana che da anni coltiva un sogno: diventare una donna. Rita viene incappucciata e trascinata nel deserto dove finalmente incontra il narcotrafficante che la convince a lavorare per lui. Dietro un compenso straordinario sarà la persona incaricata di aiutare Manitas a gestire la transizione. Con tutti i soldi a sua disposizione Rita trova i migliori chirurghi del mondo, inscena la morte di Manitas, porta la sua famiglia a vivere in Svizzera e si crea la nuova desiderata identità. Dopo quattro anni però il desiderio di riabbracciare la famiglia farà uscire Emilia Perez allo scoperto ancora una volta chiedendo l’aiuto a Rita…e si presenterà ai figli e alla ex moglie, interpretata da Selena Gomez, come la zia Emilia che non avevano mai conosciuto.
Festival de Cannes – International film festival for more than 75 years (festival-cannes.com)
La recensione
La storia di un narcotrafficante che vuole diventare una donna sarebbe da sola un piatto forte: se aggiungiamo che si tratta di un musical la cosa diventa ancora più interessante. In più è anche un perfetto film d’azione in quanto le scene dei narcos sono perfette al punto che il premio che attualmente sembra più alla portata di mano del film potrebbe essere quello per la regia.
Inatteso, spiazzante, innovativo, Emilia Perez per mille motivi rappresenta un punto di svolta nella cinematografia di Jacques Audiard, e non solo.
“volevo fare un film dove si canta e si danza a partire da una tragedia perché trovo insopportabile la caduta della democrazia in certi stati” Ha detto il regista” ed il mio film è il frutto di un lavoro collettivo.
“Faccio film per non sentirmi solo, è una occasione per stare con altre persone che mi piacciono “
Nel cast l’attrice transgender spagnola Karla Sofia Gascón, che interpreta Emilia Pérez, Selena Gomez nel ruolo della moglie di Manita. brutale assassino del cartello della malavita messicana, Zoe Saldaña, avvocato responsabile di cambiare il destino del signore della droga, il venezuelano Édgar Ramírez e la spagnola Adriana Paz.
Una favola
Emilia Perez è un’ incredibile favola sul traffico di droga, che oscilla tra il genere poliziesco e la commedia musicale, camminando per tutto il tempo sul filo sottile che lo separa tra il capolavoro e la follia.
Tra i tanti temi affrontati nel film, il più interessante, legato alla transizione di Manita, è quello collegato al dolore e al pentimento. Una volta sviluppata la sua identità femminile, Emilia Perez prende coscienza del male fatto ed inizia una rincorsa nel tentativo di rimediare, almeno in parte, al dolore creato
“Io sono un poco pazza dice Karla Sofia Gascon, ma anche Jacques”.
Composta dalla cantante Camille e dal suo compagno, l’arrangiatore Clément Ducol, la colonna sonora del film è una vera e propria protagonista di questo film, dove gli interpreti sono sia cantanti che attori.
“Jacques mi ha fatto un regalo magnifico non capita spesso di avere la fortuna di lavorare con il migliore regista al mondo – perché per me Jacques lo è veramente – Pochi attori o attrici hanno una simile opportunità e non potevo perdere questa occasione” ha raccontato Carla Sofia Gascon alla stampa “Mi sono immersa in questo ruolo cercando di superare i miei limiti ed è stato più difficile uscire dal personaggio che entrarci. Eppure, quando ho letto la sceneggiatura mi sono domandata se Jacques fosse pazzo…Un musical in spagnolo diretta da un regista francese che non parla la mia lingua ed io non parlo la sua. Quando ci siamo incontrati mi ha detto che era la stessa domanda che gli aveva fatto Joaquin Phoenix prima di girare The Sisters Brothers e la risposta è stata che avremmo comunicato per telepatia…ed è stato così.
“ Se andate su qualsiasi social, scrivendo la parola trans esce solo pornografia. Ed i commenti sono solo insulti. Ho ricevuto minacce di morte semplicemente perché esisto”
“Non mi sento di mandare messaggi agli altri perché ognuno di noi è una storia a sè, ma l’unica cosa da dire è che le persone trans sono come tutti gli altri. Né migliori né peggiori né più intelligenti né più stupide, abbiamo fatto una scelta che riguarda il nostro corpo che ci appartiene e che non ci impedisce di avere qualsiasi tipo di carriera, possiamo essere attori, insegnanti professori, senza essere giudicati in base ad un pregiudizio. Nella storia dell’umanità, la ricerca del capro espiatorio a cui attribuire tutti i mali del mondo è una costante, le donne che sottraevano lavoro agli uomini, le persone di colore perché sarebbero diverse ed ora è la volta dei i trans ”
Jacques Audiard ha mostrato tutto il suo coraggio prendendosi un rischio enorme e battendo una strada nuova che, in un attimo, ha fatto invecchiare tutte le cose viste in precedenza.
Viva Emilia Perez!
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Per approfondire ascoltate il primo episodio di “Film Festival” dedicato alla 77° edizione del Festival di Cannes: