Las Novias del Sur (Southern Brides), documentario svizzero/spagnolo della regista Elena López Riera che dà voce e sguardo alle donne, sul matrimonio, il sesso e l’amore, selezionato per laSettimana Internazionale della Critica al Festival di Cannes, è stato proiettato in anteprima mondiale.
Di cosa parla Las Novias del Sur
Matrimonio, sesso e amore. Sono questi i temi che fanno da filo rosso alle storie e alle parole delle donne protagoniste. Donne, in là con gli anni, che, al centro delle inquadrature, così come della narrazione, offrono il proprio sguardo e la propria voce sulle loro stesse vite. Sul modo di intendere il rapporto intimo con la sessualità, il matrimonio, come rito secolare (quasi) imposto dalla società, e l’amore, come sentimento che tutto dà ma che, tutto, può anche togliere.
Sono le storie delle protagoniste portatrici di epoche passate, come potrebbero esserlo le nostre madri o le nostre nonne. E, in queste storie, si inserisce anche quella, di storia, della regista. È sua la voce over che si delinea durante tutto il documentario come colonna sonora delle fotografie e i video d’archivio, di spose e matrimoni. In un salto generazionale con cui si interroga sulla propria condizione di donna nubile e senza figli, mettendo in discussione il matrimonio in sé come ripetizione di costumi ancestrali e spezzando una catena di un’eredità, quella di essere sposa e madre, che proprio di madre in figlia, la tradizione vuole che si trasmetta. Ed interrogando e cercando, attraverso e nelle testimonianze di altre donne e madri, proprio la sua.
‘Las Novias del Sur’, opera di Elena López Riera, è stato proiettato alla Settimana della Critica del Festival di Cannes
Le tappe della storia
Sono tre i capitoli in cui Las Novias del Sur potrebbe essere suddiviso: matrimonio, perdita della verginità e amore, appunto. Tematiche argomentate dalle vicende personali delle protagoniste, che tratteggiano e ritraggono non solo una storia, come la loro, ma anche la Storia. Dai matrimoni organizzati, che nulla avevano a che vedere con gli anelli e le grandi e spettacolari proposte di adesso, a quelli visti come un’opportunità, un salto di qualità sociale e personale. A quello intimo, dolce e confortevole. Dalla perdita della verginità soltanto dopo aver detto il fatidico “sì”, quella segreta e nascosta, a quella vissuta come un “onore”.
All’amore, scoperto soltanto dopo trent’anni di matrimonio con un uomo diverso dal marito, a quello, per un’anima ormai impenetrabile, consumato e non più desiderato. In una Storia che, invece, non si consuma, perpetua, scorre inesorabile, nella modernità e nella voce di Riera. Che, sì, nubile e senza figli, è riuscita a non essere come la madre ma che, nonostante questo, porta con sé il peso di non esserlo. E la paura, come invece la Storia vorrebbe, di non lasciare nessuno, dopo di sé.
‘Las Novias del Sur’, opera di Elena López Riera, è stato proiettato alla Settimana della Critica del Festival di Cannes
Las Novias del Sur: documento delicato e reale
Sono i dettagli dei loro sorrisi accennati, delle mani unite nei voti nuziali, dei loro sguardi severi, felici, speranzosi o già disillusi, che Elena López Riera registra attraverso le fotografie, i video e le testimonianze dirette delle donne. Che, in maniera onesta, diretta e senza alcun filtro, o artificio registico, espongono, con parole forti, e a tratti emozionate, sé stesse, le loro prime volte, le loro scelte, i loro sensi di colpa, le loro rassegnazioni e le loro, allora, speranze.
La regista costruisce Las Novias del Sur come un documento reale e sincero di vite forti e spesso inascoltate, e lo fa immergendosi nei loro racconti, esplorando i loro volti e i loro corpi attraverso l’uso di materiali d’archivio, di fotografie e filmati di famiglia, con il silenzio che incombe su alcuni occhi, su alcuni gesti, spezzato soltanto dal rumore bruciante della pellicola. E lo fa, Elena López Riera, però con una delicatezza e profondità commovente. Guardandole negli occhi, e guardando negli occhi la fotografia di sua madre sposa, cercando in lei, e nelle altre, qualcosa che la rispecchi, che la identifichi, che la riveli. E trovandolo nel sorriso. Nel suo e in quello di ogni sposa, e di ogni moglie, del Sud.