Il documentario Invisible People di Alisa Berger, proiettato in anteprima nazionale al Sicilia Queer Filmfest, è un diario di espressioni fisiche alternative, un alternarsi di storie fisiche ed emotive, singolari e collettive.
È un lavoro nato dall’esperienza personale della regista con un gruppo che pratica Butoh, la cosiddetta “danza della morte”. Il Butoh è una disciplina apparentemente difficile da definire, che mescola arte e danza erotica. I suoi insegnamenti puntano a un totale annullamento della personalità del corpo, rendendolo distaccato dai processi mentali e umani. Il corpo diventa di tutti e di nessuno. E gli artisti che praticano Butoh diventano invisibili, relegati ai margini di Tokyo, ambasciatori del grottesco e dello sconosciuto.
Corpi e storie invisibili in Invisible People
Esplorando le storie dei suoi compagni e maestri, Alisa Berger disegna una visione alternativa e complessa del corpo, dei suoi movimenti, del suo linguaggio nascosto. É il suo tentativo di definire chi sono le “persone invisibili” e di farle emergere attraverso la cinepresa. Infatti sono frequenti primi piani intensi e simmetrici, lunghe sequenze riempite da corpi reali, che si dimenano nel tentativo di comunicare qualcosa.
“Move slowly, and when the movement starts feeling automatic, stop. Feel again.”
Invisible people si rivela poi anche un tentativo da parte della regista di esorcizzare ed elaborare il trauma della perdita del padre. Trova gli invisibili nei danzatori, nella folla che anima la metropolitana di Tokyo, negli outsider. E ci aiuta a realizzare che la morte non è l’ultimo passo nell’oblio. Attraverso il Butoh è possibile varcare il confine tra la vita e la morte, entrare a contatto con una realtà altra dai limiti del proprio corpo.
La visione di Alisa Berger in Invisible People è un modo per rendere visibile l’invisibile, per ripercorrere memorie ed impressioni lasciate da chi non cammina più su questa terra.
La quattordicesima edizione del Sicilia Queer filmfest comincia sabato 25 maggio per sette giorni di programmazione tra il Cinema De Seta e altri spazi dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo, fino al 31 maggio.