Un ex calciatore scozzese che ha giocato in grandi squadre europee, ha avuto successo, fama, denaro, donne, ma la sua carriera è stata breve ed è finito in una modesta squadra della provincia americana, poi ha sprecato la sua vita, ha divorziato dalla moglie, ha lasciato il figlio e per cercare di recuperarlo ritorna nella cittadina.
Se solo analizzassimo i titoli delle opere di Gabriele Muccino :
Come te nessuno mai (1999) – Ricordati di me (2003) – L’ultimo bacio (2001) – La ricerca della felicità (2006) – Baciamiancora (2010) – Quello che so sull’amore (2012) riusciremmo a redarre un sonetto sull’onda dell’Amor Cortese, ben dotato di allitterazioni e assonanze congrue al tema.
Il regista romano ritorna sul grande schermo e lo fa senza tradire quello stile che gli è proprio e senza neanche allontanarsi dalle tematiche che lo hanno caratterizzato finora.
Cast stratosferico: Gerard Butler, Jessica Biel, Catherine Zeta-Jones, Uma Thurman, Dennis Quaid per mettere in scena una commedia che dai critici a stelle e strisce è stata comunemente catalogata come commedia romantica.
Secondo il regista, invece, la definizione oltreoceano non solo è riduttiva ma ne dimostra i limiti che ogni cultura porta con sé. Per Muccino si tratta di una commedia drammatica in cui un groviglio di sentimenti, paure, debolezze e desideri si palesa lungo lo scorrere dei 100 minuti.
Il cineasta romano ritorna a parlare di crescita, per dirla in maniera più eloquente: metamorfosi. Geroge, interpretato da Butler, dopo una serie di sbagli in ambito lavorativo e affettivo si dedica all’allenamento della squadra di calcetto di suo figlio. Lui, che da giovane aveva fatto esultare migliaia di tifosi con la sua squadra di calcio scozzese, ora si ritrova confinato in una paesino in provincia delgi States per ricostruire la sua vita.
Il figlio, punto di unione con la sua ex moglie che sta per salire all’altare con il suo nuovo compagno. Un tentativo di svolta e cambiamento messo in atto dal protagonista senza però imbattersi in duri ostacoli che potrebbero compromettere la realizzazione della sua maturità. Bello, affascinante e attraente, il nuovo coach dei bambini attira su di sé gli sguardi famelici di donne frustrate, insoddisfatte e alla ricerca di distrazioni leggere e mozzafiato per evadere da una realtà a volte troppo semplice e mediocre.
Così il fascino prorompente della donna in carriera interpretata da Catherine Zeta-Jones, la dolcezza esplosiva di Judy Greer, la trasgressione vendicativa di Uma Thurman alleggeriscono il tono un po’ pesante creato dal protagonista, regalando al pubblico piacevoli sorrisi.
Giudizi dei critici statunitensi e boxoffice a parte, Muccino dichiara di voler trattenersi ancora per molto in suolo straniero, per studiare nuovi linguaggi e quindi cimentarsi, forse, in futuro nel musical.
Caterina Mirijello
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