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‘Le vacanze del signor Hulot’ Relax e gags

L'esordio del signor Hulot, armato di retino, nel cinema. La villeggiatura borghese investita dalle stramberie di Tati. Riuscirà a scalfire questa malinconica routine?

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Le vacanze del Signor Hulot è un film del 1953, scritto, diretto e interpretato da Jacques Tati. Porta sullo schermo, per la prima volta, il personaggio del Signor Hulot, che diventerà popolarissimo e darà vita a una serie di pellicole.
Il film fu anche candidato agli Oscar del 1956 per il miglior soggetto e sceneggiatura. Le vacanze del Signor Hulot è su MUBI.

‘Le vacanze del signor Hulot’. La “trama”

La routine di un villaggio balneare della costa bretone viene sconvolta dall’arrivo del Signor Hulot e il caos che si porta dietro. Il film non presenta un vero e proprio arco narrativo, ma una successione di gags che coinvolgono il Signor Hulot e gli altri ospiti dell’Hotel.

Hulot e la slapstick

Un treno che arriva alla stazione e una folla che ricorda i Fratelli Lumière; un vecchio macinino dal motore scoppiettante porta al mare Il signor Hulot e le sue stramberie. Scena migliore non avrebbe potuto descrivere l’esordio di questo personaggio nel cinema.
Mentre procede a passo d’uomo, Tati viene sorpassato più e più volte, ma lui continua a tenere i suoi tempi dilatati, proprio come la sua opera.
Nonostante si potrebbe fare il paragone tra Jacques Tati e la commedia slapstick, in questo film non troviamo il ritmo frenetico che caratterizza le opere di Chaplin o Keaton. Lo stesso signor Hulot non è mai il “centro portante” dell’inquadratura. Tati ricorre a campi lunghi e totali, in cui il protagonista si trova spesso ai margini o coperto da oggetti.
Lo stesso ambiente, grazie alla profondità di campo della fotografia, diventa un protagonista di spicco, crea forme geometriche e incornicia i personaggi. Anche il montaggio si rilassa, allungando le scene senza ricorrere a tagli repentini.
La telecamera è prevalentemente fissa e i movimenti di macchina si possono contare sulla mano e uno dei piaceri della visione è anche ammirare i Tableau formati da uomo, architettura e natura.

la spiaggia di Tati e i suoi rumori

Come già detto, la spiaggia e il mare rivestono un ruolo fondamentale, immortalati da una fotografia in bianco e nero, con pochi contrasti.
L’ambiente spiaggia è molto diverso da quello che diventerà a fine anni ’50 con la Nouvelle Vague.
Siamo lontani dalla spiaggia di Blue Jeans di Jacques Rozier o da Il ginocchio di Claire (Éric Rohmer), luogo di incontri tra maschile e femminile.
Tati si tiene distante dalla malizia che caratterizzerà le commedie balneari successive, creando un’ atmosfera di serenità che neanche le gags di Hulot riescono a scalfire.


Le giornate seguono il loro corso, caratterizzate da punti fissi, come l’arrivo del gelataio o il pasto in hotel.
Il sonoro svolge un ruolo fondamentale: sirene e campane ribadiscono la routine quotidiana dei villeggianti.
Tati usa i suoni anche in maniera sperimentale, come la porta che a ogni apertura o chiusura emette una nota di basso o gli altoparlanti che emettono rumori incomprensibili.
Lo stesso Hulot parla un gramelot tutto suo, incomprensibile all’uomo borghese medio.

Satira di un mondo bucolico

Nonostante l’approccio possa sembrare molto classico e “innocuo”, il film nasconde una pesante satira verso la borghesia francese.
I dialoghi sono scarni e non aggiungono nulla al racconto, se non delineare il vuoto delle conversazioni. Nulla di importante viene detto, nessun messaggio veicolato.
Tati ne ha per tutti: dal veterano di guerra fanfarone, ai ragazzi a caccia di fanciulle, fino al noioso intellettuale di sinistra.
Quello che viene dipinto è un mondo sospeso nella vacanza, lontano dalla metropoli e dai problemi sociali, che allo stesso tempo sembra già sprofondare verso l’anacronismo. Un mondo che nasconde la polvere sotto il tappeto, ma che in circa una decina d’anni, verrà spazzato via dalla Nouvelle Vague.

‘Le vacanze del signor Hulot’.  Trailer

Le vacanze del signor Hulot

  • Anno: 1953
  • Durata: 88 minuti
  • Genere: Commedia, Comico
  • Nazionalita: Francia
  • Regia: Jacques Tati
  • Data di uscita: 22-October-1953