What’s behind the hill? è approdato nella giornata del 10 maggio, in anteprima mondiale, al Bellaria Film Festival. Un corto della durata di poco più di sei minuti, che vuole raccontare un momento di portata storica – l’arrivo della televisione in Italia – attraverso la testimonianza di chi ha vissuto quel cambiamento in prima persona.
Che cosa c’era prima della televisione? Com’ era l’organizzazione del tempo libero delle persone prima che una piccola scatola a tubo catodico entrasse nelle case di quasi tutte le famiglie, per portarvi scene in bianco e nero di intrattenimento ed informazione? A raccontarlo, la voce narrante di Giuseppe Lucarini, padre del regista.
La televisione come finestra sul mondo
What’s behind the hill? è in grado di rievocare l’arrivo della televisione in una realtà contadina, che era solita, la sera, raccontarsi storie davanti al fuoco. I bambini ascoltavano e le parole del narratore di turno si trasformavano, con l’ausilio della fantasia, in paure accese, quando veniva l’ora di andare a letto.
Poi è arrivata la televisione, che no, non ha spento il potere della fantasia. Lo ha invece trasformato puntando a un raggio d’immaginazione e azione più ampio.
Ma si parta dagli inizi: il primo ricordo nitido di Giuseppe Lucarini riguardo l’arrivo in casa di questo nuovo oggetto del mistero. Essendo una delle prime famiglie contadine ad aver comprato la televisione, tutti i vicini si recarono a casa loro. Si trattava di un vero e proprio evento.
“Avere la tv era come andare a teatro. E la tv ti inserisce nel mondo; a parte la sua capacità di conquistarti, era l’appuntamento di ogni sera”
Verso la città: l’arrivo della televisione come motore di cambiamento sociale
L’arrivo della televisione, raccontato da Lucarini in What’s behind the hill?, non è solo causa di una rivoluzione delle abitudini familiari. Tale cambiamento, inserito in un periodo storico già di grande trasformazione in Italia, è inevitabilmente e strettamente connesso alla realtà sociale di un Paese protagonista del febbrile clima del boom economico.
Qual è la reale portata dell’arrivo della televisione in una realtà contadina, perlopiù chiusa a contaminazioni di ogni tipo, esterne? Enorme, pare suggerire Lucarini, tramite il suo racconto.
“La famiglia contadina fa un salto di qualità grosso, con la televisione. Questa è anche un suggerimento di vita diversa: ti faceva vedere il teatro, il cinema, la città, le auto. La gente è andata via dalle campagne, che non erano più redditizie”
Si tratta dell’allargamento di un orizzonte, ben oltre il visibile della collina delle fatiche quotidiane. Verso un mondo aperto di possibilità, nuove scelte e desideri.