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‘Scenes of Extraction’ il documentario di Sanaz Sohrabi

Il film crea una costellazione archivistica con immagini fisse e in movimento degli Archivi della British Petroleum, documentando la vasta rete coloniale dietro le spedizioni geofisiche britanniche che si estendevano attraverso l’Iran

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Scenes of Extraction

Presentato in anteprima mondiale alla Berlinale Forum Expanded del 2023, Scenes of Extraction, il documentario introspettivo scritto e diretto da Sanaz Sohrabi, raggiunge nuovamente il suolo nostrano in occasione della seconda edizione dell’Unarchive Found Footage Fest. Il film rientra nella categoria Frontiere del festival, condividendo il posto con altri titoli internazionali che riflettono sulle frontiere geografiche ed estetiche del found footage.

Sanaz Sohrabi è una ricercatrice di cultura visiva e artista-cineasta. Ha realizzato film-saggio e installazioni visive come mezzi di ricerca per esplorare i percorsi migratori tra le immagini fisse e quelle in movimento. Va a creare, così, un’immagine singolare in un continuum di relazioni storiche e temporalità d’archivio. Le sue opere sono state ampiamente esposte in mostre e festival.

‘Scenes of Extraction’: rocce di un passato

Il film si concentra sulla produzione parallela di rilevamenti geologici ed etnografici, sia attraverso filmati geologici amatoriali che attraverso rilevamenti tecnici ufficiali prodotti dalla BP (British Petroleum). Guarda attraverso decenni di documenti archivistici per analizzare la storia visiva del metodo di “sismografia a riflessione” per l’esplorazione petrolifera, che è stato ampiamente testato lungo il cinturino petrolifero iraniano nonostante la sua natura distruttiva.

Situato al crocevia tra studi scientifici e tecnologici e archeologia dei media, il film traccia l’eredità tecnica di questi metodi geofisici ancora utilizzati nell’estrazione in mare profondo, che sono la spina dorsale del complesso energetico globale. Mescolando le modalità archivistiche e speculative di rappresentazione del passato geologico, Scenes of Extraction rivela le lacune e le discrepanze tra le storie archivistiche e vissute dell’estrazione e la rovina ecologica che ne deriva.

Scenes of Extraction è il secondo episodio di una trilogia di film-saggio che illustrano il rapporto tra l’economia politica della fotografia, le tecnologie d’archivio e la storia visiva dell’estrazione delle risorse in Iran. Il primo episodio è One Image, Two Acts (2020), che è stato proiettato in oltre due dozzine di festival cinematografici e ha vinto sette premi internazionali.

Scenes of Extraction

Il silenzio dei fantasmi

La regista Sanaz Sohrabi porta a termine un lavoro eccelso, per quanto riguarda la raccolta di materiale d’archivio. La composizione delle immagini è chiara e pulita. Tutto accompagnato da una ricostruzione di effetti sonori che aiuta lo spettatore a vivere quel momento. Ma la sua regia non si ferma al lato tecnico, va oltre.

Scenes of Extraction è un’esplorazione dei fantasmi che hanno contribuito all’industrializzazione dell’Iran, il cui rapido processo rimodellò permanentemente l’economia del paese. Ciò ha devastato la cultura e le istituzioni tradizionali, aprendo la strada alla rivoluzione.

È un film fatto a strati, non solo geologici come costantemente riportato nel documentario. Gli strati sono anche invisibili, di gerarchia. Durante un filmato promozionale (meta-documentario), vediamo la costruzione della parte settentrionale della ferrovia trans-iraniana e la bandiera che sventola. Come sottolinea in voice over , la regista, “molte altre cose stanno accadendo a margine”.

L’impero britannico non si è fatto scrupoli ad “assoldare” intere famiglie in terreni ostili e scarsamente forniti. Il film mette in evidenza la totale mancanza di considerazione della salute o della sicurezza. Lavoratori birmani costretti ai lavori più ostici e geometri indiani più agevolati.

Non è solo la storia di un paese, ma dei singoli individui: i fantasmi che ora, archiviati in album fotografici, sono in silenzio. Sohrabi ci invita a riflettere sull’impatto psicologico dell’essere umano coinvolto in un lavoro simile.

La geologia è esplorazione, ma anche espropriazione della terra, della storia, dell’uomo. Tutto ciò che ora è rimasto archiviato è solo un resoconto di ciò che è stato cancellato dall’esistenza.

Tutte queste “scenes of extraction”, seppur messe in scena prive di emozioni, ci pongono costantemente la domanda:

Che cosa vedi nell’ombra della geologia?

Scenes of Extraction

Scenes of Extraction

  • Anno: 2023
  • Durata: 43'
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Canada/Iran
  • Regia: Sanaz Sohrabi

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