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‘Matt and Mara’ di Kazik Radwansky è il film di chiusura del 25° Jeonju International Film Festival

Finisce il festival più coraggioso della Corea con un film minuto ma con un potenziale straordinario

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Matt and Mara di Kazik Radwansky è un film indipendente canadese, opera del regista di Anne at 13,000 Ft. esponente del brillante gruppo di nuovi registi indie canadesi in compagnia di Matt Johnson (BlackBerry), Anne Émond e Andrew Cividino. Non a caso il film è interpretato da Matt Johnson stesso e una coinvolgente Deragh Campbell, già protagonista del film sopra citato.

Un ben pensato mix tra Neorealismo e Nouvelle Vague, che non scivola nell’eccesso tematico ma si destreggia nella finzione con astuta verosimiglianza. L’opera di Radwansky è una pillola potente e piena di sentimento.

Matt and Mara di Kazik Radwansky

Matt and Mara di Kazik Radwansky, la trama

Mara (Deragh Campbell) è una scrittrice e docente di scrittura; ultimamente il suo lato creativo si è un po’ arenato e le giornate, seppure colorate dalla presenza di suo marito e sua figlia, sembrano tutte uguali. Quando improvvisamente nella sua vita ricompare Matt (Matt Johnson), Mara rivive folgorante l’amicizia profonda che li aveva legati, e forse qualcosa di più. Matt adesso è uno scrittore di successo riconosciuto, che però ancora nutre rispetto e curiosità per l’amica di un tempo.

Contesa tra l’invidia e l’ammirazione, si lascia trasportare verso un nuovo sentimento che le richiederà di riflettere attentamente sulla sincerità di quello che sta provando.

L’abbattimento della finzione

Ambientato nella scena artistica indipendente, Matt and Mara lucra sui significati della creatività che combatte con la stabilità o la monotonia della vita quotidiana. Quando Mara ritrova Matt, l’attenzione si sposta sul valore dell’amore nel tempo e nel contesto giusto. Un Matt – Johnson – che ha qualcosa del Bill Murray o del Jim Carrey nella sua scoppiettante presenza, anche se fisicamente non ha alcuna somiglianza con nessuno dei due. Secondo una lettura “tradizionalista”, non dovrebbe neanche stare là dov’è, nel ruolo del principe azzurro e scrittore di talento.

Eppure, la forza del film è anche in questo: nella normalità incontestabile, lontana dalla perfezione delle scene Hollywoodiane e dalle favole Disneyane.

Matt and Mara è quasi un mediometraggio, spensierato, che incredibilmente nella sua spontaneità non fa quasi percepire la presenza della macchina da presa.

Matt and Mara

L’ambiguità della relazione

Gran parte del film è fatta di ascolti e lunghi racconti di memoria o speculazioni sull’essere umano: l’informalità dell’atmosfera è conciliata dagli ambienti in cui le conversazioni hanno luogo. Sottilmente sarcastico, e gentile allo stesso tempo, affonda con disinvoltura nell’ambiente artistico della scrittura; ed è per questo a suo modo una riflessione sull’universo dell’editoria. E sulla crudeltà dei meccanismi che la governano.

La complicità tra i due personaggi, espressa nei sottintesi, sublima nel bacio rubato tra gli spruzzi delle cascate del Niagara. Quel bacio che è parte di un giocare liberatorio, con l’acqua che fluisce e il rumore che assorda. Ambiguo e confuso all’interno della relazione, rimane non riconosciuto e pertanto anche facile da dimenticare.

Matt and Mara di Kazik Radwansky si chiude su di una inquadratura memorabile, con un Matt metaforicamente immolato vicino a Dante, nel regno degli scrittori (da scaffale) indimenticabili.

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Matt and Mara

  • Anno: 2024
  • Durata: 80 minuti
  • Genere: Coming-of-age, romantico
  • Nazionalita: Canada
  • Regia: Kazik Radwansky