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Ecco The Chonology of Water di Kristen Stewart: un’opera prima che farà discutere

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kristen stewart berlino

Kristen Steward debutta alla regia con The Chronology of Water, un film che farà discutere.  L’attrice ha dato alla stampa alcune anticipazioni sui temi forti trattati tutti al femminile.

Parlando con la rivista  PORTER, ha dichiarato che il suo film parlerà  di incesto e di mestruazioni e di una donna che si riappropria violentemente della sua voce e del suo corpo. E ha concluso che:

 “Sarà, a volte, difficile da guardare… ma sarà un fottuto viaggio da brivido

In attesa del debutto alla regia, gli spettatori potranno vedere la Stewart nel prossimo lavoro di Alberto Serra Out of This Word in uscita nelle sale nel 2025.

L’ex Bella Swan sarà protagonista di un nuovo film sui vampiri intitolato Flesh of the Gods del regista horror Panos Cosmatos, e  presentato a Cannes con WME Independent, CAA Media Finance e XYZ Films, di cui l’attrice ha detto:

Secondo me il pubblico vorrà vederlo, ma forse è più interessato a film su, tipo, Gesù e i cani.”

The Chronology of Water: un film sul gender

Il film è tratto dal libro omonimo di Lidia Yuknavitch ex promessa del nuoto israeliana. La storia parla dell’identità di genere della donna, che ha dovuto affrontare  grossi problemi con il governo per la sua appartenenza al movimento BDS, attivo nella campagna globale di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni contro Israele.

Il romanzo esplora: “le questioni di gender, sessualità, violenza e famiglia dal punto di vista di una nuotatrice diventata artista. La sua storia ripercorre l’effetto di un lutto sullo sviluppo della sessualità di una giovane donna, che alcuni definiscono non tradizionale a causa della sua attrazione per uomini e donne. La sua svolta come scrittrice si evolve nello stesso momento e la conduce in un viaggio di dipendenza, autodistruzione e infine sopravvivenza, che si concretizza nell’amore e nella maternità“.

Kristen Steward così ha parlato del suo primo film da regista:

È un po’ difficile parlarne, perché è sempre molto complicato realizzare qualcosa“. Come attrice, sono chiamata a servire le visioni di altre persone“. Si diventa avidi; è bello essere chiamati in causa… anche se non si ama il progetto magari. Penso che sia bello che, invecchiando, preferisca indirizzare le mie esperienze verso obiettivi orientati al risultato, piuttosto che a un semplice ‘questo mi farà sentire bene in questo momento’“.

 

 

 

 

 

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