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Netflix Film

‘City Hunter’, arriva su Netflix il live action dello sprovveduto detective

'City Hunter', creato da Tsukasa Hojo, vanta 50 milioni di copie vendute tra il 1985 e il 1991, insieme a serie anime e live action. Dal 25 Aprile 2024, Netflix propone il live action diretto da Yuichi Sato, con protagonista Ryohei Suzuki, grande fan del manga

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City Hunter

Yuichi Sato è dietro la cinepresa per dirigere City Hunter, un live action modernizzato del celebre manga del fumettista e character designer Tsukasa Hojo. Il film, disponibile su Netflix dal 25 aprile, vede Ryohei Suzuki nel ruolo del protagonista, Ryo Saeba, non nuovo nelle vesti di personaggi provenienti dal mondo dei fumetti, come nel caso di Zenigata Keibu (2017), dove l’attore ha interpretato l’ispettore Zenigata, nemico giurato di Lupin.

Il protagonista è affiancato da Misato Morita, scelta per interpretare la goffa e bizzarra spalla del nostro eroe; Masanobu Ando, noto per il suo ruolo in Battle Royale (del 2000); e Fumino Kimura nel ruolo di Saeko Nogami, l’affascinante detective con cui Saeba lascia intendere lontani e piccanti trascorsi. Insomma, un cast ben fornito di attori con diverse esperienze, sia in adattamenti che in sceneggiature originali, fondamentali per la visione di Sato, che si discosta dal paradigma degli anni ’80/’90, pur mantenendo il protagonista nelle medesime accezioni con cui lo abbiamo imparato a conoscere, con annessi Mini Cooper e trench coat.

City Hunter, la trama

Ambientato nell’odierna Tokyo, City Hunter, segue Ryo Saeba (Ryohei Suzuki), noto come “sweeper” di Shinjuku, un abile risolutore di problemi nel sottobosco criminale della città. Con mira perfetta e capacità atletiche invidiabili, Ryo è imbattibile nei suoi incarichi, ma il suo debole sono le donne.

Tutto cambia quando Ryo decifra un messaggio criptico online: “XYZ, per favore trova mia sorella“. Con il suo compagno Hideyuki Makimura (Masanobu Andô), Ryo si immerge nell’intricato labirinto di Shinjuku alla ricerca di una celebre cosplayer scomparsa. Mentre indagano, una serie di misteriosi e violenti incidenti scuote la città.

La detective della polizia di Tokyo, Saeko Nogami (Fumino Kimura), si trova a seguire gli stessi casi, con la soluzione sempre sfuggente. Le loro indagini si intrecciano, legando i loro destini in modi imprevedibili.

City Hunter offre così un mix di azione, suspense e intrighi nel cuore di Tokyo, mostrando un Ryo Saeba pronto a tutto pur di risolvere il mistero e proteggere coloro che ama.

Un Ryo Saeba ben congeniato

Nella rivisitazione di Sato, ciò che colpisce è la convivenza del vecchio e caro Ryo Saeba, eccentrico e sfrontato, con la Tokyo moderna. Tra i grattacieli illuminati dalle luci notturne, il detective cavalca l’onda delle mode e tendenze attuali. È un quadro che si colloca tra gli anni ’80, quando il nostro protagonista era inseparabile dalla sua Colt, e l’epoca attuale, dove c’è un Ryo dalle performance atletiche sbalorditive, grazie agli effetti speciali e alle moderne grafiche.

Un personaggio, Ryo, che si distingue per le sue uscite fuori luogo, la passione quasi edonistica verso le donne e un modo superficiale di trattare i rapporti umani, rimanendo più fedele ai caratteri dell’opera originale e meno alla reinterpretazione di Jackie Chan nel 1993, diretta da Wong Jing. Il trench, il Mini Cooper e la sua attitudine estremamente urban lo accompagnano, con attenzione a non snaturare il vecchio Saeba animato, ma anzi, in maniera originale tra cosplayer, nuove tecnologie e parentesi social, facendo emergere le caratteristiche di Suzuki come ottimo interprete di un idolo assoluto.

Fotogramma del film City Hunter

Fotogramma del film City Hunter

Una trama che punta tutto sull’azione e sulla character construction

La trama del film non offre grosse novità. Si assiste spesso a eccessi goliardici, ai soliti ritmi criminali nipponici (Yakuza e multinazionali senza scrupoli) e a un eroismo irriducibile, tradotto nell’indotto urbano da risse e sparatorie estremamente performanti. Tutto sommato, si tratta di una dialettica già nota e meramente ripetitiva. Ma allora, cos’è che rende City Hunter un prodotto altamente godibile?

Innanzitutto, la struttura della trama scorre agevolmente tra un evento e l’altro, rispettando pienamente il copione di una commedia d’azione, senza cadere in inutili cavilli o pesanti morbosità. Si assiste piuttosto a una dinamica che, in pochi e semplici passaggi, arriva al fulcro della vicenda, offrendo spazio alla componente action tralasciando elementi stucchevoli.

In secondo luogo, l’opera si concentra sui personaggi. Non solo Saeba, ma anche Nogami, Misato e Hideyuki, sorprendono per il modo in cui vengono interpretati e concepiti dal cast, rimanendo estremamente fedeli ai tratti tipici di ognuno. Misato, con la sua aria goffa ma profondamente sensibile e in cerca di giustizia; Nogami, fredda e calcolatrice, ma dalla parte dei buoni; e infine Hideyuki, il compagno fidato di Saeba, concentrato e estremamente risoluto.

Questo è il caso di dire che City Hunter, come in altri casi relativi a riadattamenti live action, soffre nel comparto contenutistico, respingendo il pensiero di affrontare tematiche complesse e insidiose, in virtù di un’intrattenimento fugace e sobbalzante. Una scelta che non ha giovato in alcune opere, come Yu Yu Hakusho di Shō Tsukikawa, ma che paradossalmente nel caso di City Hunter ha offerto spazio alla componente action sia in termini di spettacolarità che di consapevolezza scenica, regalando tagli e sequenze video di alto livello, sopperendo alla sofferenza narrativa, che per chi conosce l’anime e il manga non è da poco.

City Hunter funziona?

In conclusione, purtroppo anche questo è il caso di dire che l’opera è riuscita solo a metà. Spezzando una lancia a favore della troupe, è difficile adattare un’opera di grande successo come City Hunter al linguaggio cinefilo moderno, riuscendo a coinvolgere sia vecchie che nuove generazioni. D’altro canto, sarebbe stato piacevole assistere a minori riferimenti all’opera originale per adattare i personaggi a un contesto più moderno con relazioni più complesse, situazioni più intricate e maggiore profondità di contesto.

Quindi, City Hunter si accosta ai tentativi già fatti con altre opere animate. Ciò nonostante, il film di Sato si dota di un plus nel finale, che lascia intendere un seguito, aprendo uno spiraglio verso una vera e propria saga che ha i presupposti giusti per un maggiore approfondimento sia dei personaggi che delle tematiche trattate, nonché un maggiore spessore emotivo, pur mantenendo le caratteristiche più identificative dell’opera originale.

Trailer di City Hunter

City Hunter

  • Anno: 2024
  • Durata: 102 min.
  • Distribuzione: Netflix
  • Genere: Azione, poliziesco, drammatico
  • Nazionalita: Giappone
  • Regia: Yuichi Sato
  • Data di uscita: 25-April-2024

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