È stata seguitissima la Masterclass tenutasi il 25 Aprile al Teatro Nuovo di Udine col regista Kim Sung-soo e l’attore Jung Woo-sung, ospiti al Far East Film Festival. Il loro film 12:12 The Day, campione di incassi in Corea del Sud, è stato presentato in anteprima il 26 Aprile.
12:12 The Day, un evento culturale
Il film storico di Kim Sung-soo è stato il fenomeno cinematografico del 2023 in Corea del Sud, incassando più di 97 milioni di dollari. Il film ha anche lanciato una ‘heart rate challenge’, in cui il pubblico al cinema misurava il battito cardiaco durante i momenti più emozionanti del film e li pubblicava sui social. L’impatto culturale, quindi, è stato molto alto.
Al regista Kim Sung-soo è stato chiesto cosa lo ha portato a girare un lungometraggio su un episodio così particolare e complesso quanto cruciale per la storia moderna della Corea del Sud. Il regista racconta che lui, come tanti altri, ha visto in prima persona gli eventi scatenatosi a Seoul quel 12 Dicembre 1979, quando aveva solo diciannove anni. E per tanto tempo il governo ha nascosto la verità su cos’era successo quella notte in cui Chun Doo-hwan ha attuato un colpo di stato. «Il ricordo delle mie impressioni e della mia curiosità alimentata dal desiderio di verità sono stati molto utili nella resa narrativa del film.»
La Masterclass ‘Korean Blockbusters’
12:12 The Day è stato un progetto molto ambizioso e costoso. In molti, dopo la pandemia, hanno avuto dei dubbi riguardo all’affluenza del pubblico nelle sale. In un momento di crisi dell’industria, in cui c’era molto pessimismo riguardo a un possibile ritorno di grandi successi al botteghino, 12:12 The Day è stata una conferma e un riscatto del potere che possono avere i grandi film in sala. «È stato un progetto frutto di molteplici riflessioni, sia sul piano personale che su quello collettivo».
E sull’impatto emotivo che ha avuto sul pubblico, dato sia dall’importanza dell’evento storico ma anche dalle grandi abilità filmiche, il regista ha commentato: «è grazie all’impegno del mio staff e al talento dei miei attori che il film è riuscito a raggiungere questi risultati.»
L’attore protagonista Jung Woo-sung, interprete del Maggiore Lee Tae-shin, ha dichiarato con un sorriso «La mia collaborazione con Kim Sung-soo è iniziata più di vent’anni fa, e ho notato che col tempo lui è diventato più puntiglioso e severo con me.» Poi ha aggiunto «Questo film mette nella condizione di riflettere sulla storia, facendo nascere un’opinione nel personale. Sebbene il mio personaggio sia stato edulcorato diventando l’eroe del film, mi sono impegnato affinché non venisse romanticizzata la sua figura, non esattamente positiva.»
Nello spazio dedicato alle domande dal pubblico, è sorto il “problema” di presentare un film su un elemento così particolare e controverso della storia della Corea del Sud nel contesto del Far East Film Festival. Il regista Kim Sung-soo ha concluso dicendo che la target audience di questi film è in realtà la gioventù coreana e che non ha tenuto a mente il giudizio di un pubblico straniero. Ci teneva però a presentarlo a Udine per una questione di piacere personale, dato il legame duraturo che ha col festival fin dal suo debutto dietro la cinepresa.