Il regista francese Laurent Cantet è deceduto a Parigi “di malattia” all’età di 63 anni. vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes del 2008 con il suo film La classe.
Il regista Laurent Cantet, considerato insieme a Ken Loach uno dei più importanti esponenti del cinema “impegnato” e “attivista” europeo, era interessato alla realtà, che non negava la speranza ed era capace di emozionare il pubblico. Come dichiarato da lui stesso:
“È vero. Il mio cinema è sociale. Nelle mie storie voglio raccontare i problemi di oggi, ciò che ci succede attorno. “

Non si è fatto attendere il cordoglio del Festival di Cannes, espressosi così sulla scomparsa di Cantet:
“il cui lavoro coerente e umanista disegna un cinema sensibile, sulla pelle e sulla superficie della società”
definendo La classe come un film “di sconcertante naturalismo”.
Dopo aver iniziato realizzando un documentario Un été à Beyrouth nel 1990, ha diretto due cortometraggi di nome Tous à la manif, vincitore del Premio Jean Vigo 1995, e Jeux de plage. Fu anche l’assistente di Marcel Ophüls per Veillées d’armes (1994), un film sulla guerra in ex-Jugoslavia. Ha iniziato la sua carriera da regista con Risorse Umane nel 1.999, continuando con film come ‘A tempo pieno’, ‘Verso il sud’, ‘Foxfire-Ragazze cattive’, ‘Ritorno all’Avana’.
La notizia della sua morte è stata riferita dal suo agente all’AFP confermando l’anticipazione di Liberation. Il regista stava lavorando a un progetto cinematografico, intitolato The Apprentice, che sarebbe dovuto uscire nel 2025.