La Nueva Ola- Festival del Cinema Spagnolo e Latinoamericano, diretto da Iris Martin-Peralta e Federico Sartori si terrà a Roma dal 15 al 19 maggio presso il Cinema Barberini.
Il festival presenterà dodici titoli inediti che concorreranno al Premio del Pubblico all’interno delle due sezioni principali dedicate alle migliori novità del cinema spagnolo e d’oltreoceano: la Nueva Ola del cine español e la Nueva Ola Latinoamericana. I film saranno inoltre proiettati in versione originale sottotitolata in italiano.
La Nueva Ola: un approfondimento sui titoli spagnoli in gara
A concorrere per la sezione spagnola, in particolare, troviamo la commedia musicale ambientata nella città di Valladolid Voy a pasármelo bien di David Serrano, con protagonisti Raúl Arévalo (Dolor y gloria) e la messicana Karla Souza (Le regole del delitto perfetto).
La pellicola aprirà il festival alla presenza del regista e dell’attrice e modella argentina Luz Cipriota che ha co-sceneggiato il film.
E’, inoltre, importante citare una chicca presente nel programma della Nueva Ola: Samsara la nuova opera di Lois Patiño, astro nascente del cinema d’autore spagnolo, che affronta il tema della reincarnazione in chiave di buddhismo tibetano.
Il film girato in 16mm permette a Patiño di confezionare, attraverso effetti cromatici, un vero trip allucinatorio, che visualizza la fase che intercorre tra il trapasso e la rinascita.
Il concorso è arricchito anche dalla commedia Bajo Terapia di Gerardo Herrero (produttore Premio Oscar per Il segreto dei suoi occhi), in cui tre coppie, per l’appunto, in terapia sono convocate per affrontare i loro momenti di crisi e confrontarsi sui temi che accomunano la maggior parte della società.
L”interesse della Nueva Ola per la comunità queer
Attesissima anche la premiere di On the Go, l’audace esordio della regista e direttrice della fotografia María Gisèle Royo insieme all’artista Julia de Castro e interpretato fra gli altri da Omar Ayuso (protagonista della serie di successo Elite). Il film è un vero e proprio road-movie erotico all’insegna dell’irriverenza e della libertà.
Gioiosa, folle e militante opera queer il film verrà presentato proprio il 17 maggio in occasione della Giornata Internazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, come parte di un programma che il Festival dedica per ribadire il suo impegno a rispettare, proteggere e promuovere il godimento dei diritti umani delle persone LGBTQIA+.
Attesissimo, infatti, è anche l’acclamato Te estoy amando locamente di Alejandro Marín, ambientato a Siviglia nel ’77, incentrato sulla nascita del movimento di liberazione omosessuale andaluso, nato all’interno della Chiesa cattolica.
Storia d’orgoglio ispirata a fatti realmente accaduti che vanta nel cast la stella Alba Flores (La casa di carta), l’attrice e attivista Alex de la Croix e il cantante La Dani.
Gli acclamatissimi titoli latinoamericani presenti al festival
Primo titolo presente alla Nueva Ola è Memorias de un cuerpo que arde, un delicato racconto, firmato da Antonella Sudasassi dove si intrecciano poeticamente le storie di tre donne cresciute in Costa Rica in una società machista e repressiva.
Per non parlare di un’altra storia al femminile: quella di La Hijas, fortunato esordio alla regia di Kattia G. Zúñiga, premiato come Miglior Film Iberoamericano al Festival di Malaga. La pellicola è un emozionante ritratto adolescenziale di due sorelle in viaggio dalla Costa Rica a Panama per incontrare il loro padre.
Anche nella sezione latinoamericana della Nueva Ola diverse sono le anteprime: come l’opera postuma del peruviano Óscar Catacora, Yana-Wara, conclusa dallo zio Tito Catacora, che prosegue il percorso del precedente film Wiñaypacha: un thriller impregnato di realismo magico, uno sguardo unico sulle tradizioni delle comunità andine degli Aymara, delle loro profonde radici culturali e spirituali.
La pràctica dell’eclettico regista Martin Rejtman, figura chiave del nuovo cinema argentino, è invece una commedia raffinata sullo sfondo del mondo dello yoga, tra spiritualità e vita reale.
Sempre nei confini della commedia, ma in questo caso con un importante sottotesto politico, si muove Puan di María Alché e Benjamín Naishtat, ambientato nella facoltà di Lettere e Filosofia di Buenos Aires. Il film,uscirà nelle sale italiane prima dell’estate.
Le ultime due sezioni della Nueva Ola: Perlas e Clasicos
Nella sezione Perlas, dedicata a titoli dall’elevato contenuto artistico e cinematografico troviamo l’esordio di Felipe Galvez Los colonos, crudo racconto che porta l’attenzione sul genocidio degli indigeni Selk’nam. La pellicola ha ricevuto una nomination agli Oscar come miglior film internazionale.
E ancora troviamo il film d’animazione Robot Dreams di Pablo Berger, tratto dall’omonima graphic novel di Sara Varon, delicato e nostalgico racconto di una separazione, e l’ultima gemma di Isabel Coixet Un amor, tratto dall’omonimo romanzo di Sara Mesa, ritratto femminile di una donna che lotta con se stessa in un ambiente fatto di ipocrisia e durezza.
Nella sezione Clásicos, che ogni anno omaggia il grande cinema del passato, esploriamo il cult cubano Fresa y chocolate di Tomás Gutiérrez Alea e Juan Carlos Tabío (1994). il film è un vero e proprio capolavoro capace di mettere a nudo i punti deboli della Rivoluzione di Fidel;
Abbiamo infine Il fantasma della libertà di Luis Buñuel (1974), satira contro le convenzioni borghesi che vengono demolite con l’irriverenza e l’acume tipiche del suo cinema surreale.
Come ogni anno, poi, verrà celebrato anche il Premio IILA-Cinema, il riconoscimento promosso dall’Organizzazione Italo-latinoamericana di Roma e rivolto ai giovani cineasti latinoamericani, che quest’anno verrà assegnato a Retrato de un amanecer di Alejandra Gargiulo.
Per concludere citiamo inoltre due cortometraggi che saranno presenti al festival della Nueva Ola: La historia se escribe de noche di Alejandro Alonso, oscuro racconto di un blackout che avvolge Cuba nelle tenebre e Las memorias perdidas de los árboles di Antonio La Camera, un viaggio spirituale nel cuore della foresta amazzonica peruviana, vincitore dell’ultima Settimana Internazionale della Critica di Venezia.