In concorso al Far East Film Festival, Citizen of a Kindè la nuova action comedy firmata dalla regista sudcoreana Park Young-ju. Il film aprirà insieme a YOLO di Jia Ling la kermesse udinese, che torna a stupire con titoli imperdibili.
Citizen of a Kind: di cosa parla
Tratto da una storia vera avvenuta nel 2016, il film racconta una delle realtà più controverse delle società sudcoreana: il voice phishing. Una madre single, Deok-hee (Ra Mi-ran), riscontra problemi economici non indifferenti dopo aver perso la lavanderia a causa di un incendio. Un giorno riceve una chiamata da una banca che le offre un prestito anticipato, e lei accetta subito. Tuttavia, una volta recatasi in banca per denunciare la mancata ricevuta dei soldi promessi, Deok-hee scopre di essere vittima di voice phishing.
Improvvisamente, spinto da un momento di disperazione, il phisher che l’ha ingannata, Jae-min (Gong Myung) la chiama ancora una volta per informala dell’organizzazione criminale per la quale “lavora”. Quest’ultima l’ha rinchiuso e costretto a effettuare chiamate di phishing dalla Cina. Grazie alla chiamata, Deok-hee decide di indagare sul caso da sola e di prendere un aereo per la Cina con le sue più fedeli amiche.
Nella narrazione della vicenda, la regista ha, tuttavia, aggiunto eventi mai avvenuti nella realtà. Tra questi, il viaggio a Qingdao, in Cina, luogo operativo dell’organizzazione criminale. Questi elementi di finzioni risultano preziosi per la costruzione dei personaggi e del messaggio del film.
La recensione
L’attrice Ra Mi-ran si conferma nuovamente una delle più versatili della Corea del Sud. La performance della protagonista spicca particolarmente. Viene affiancata da altri tenaci personaggi, convalidando un ottimo casting. Inoltre, il titolo rende perfettamente la natura del film: la rappresentazione di persone apparentemente comuni, che non si lasciano abbattere da momenti di disperazione per farsi giustizia da soli. Nella lotta contro il crimine o situazioni ingiuste, si diventa eroi anche senza super poteri. Forse perché le storie più straordinarie sono quelle legate a momenti o individui all’apparenza insignificanti, perché riescono a sfidare la condizione ordinaria. E se ciò accade nella vita reale, la storia diventa ancora più potente. Nonostante possa sembrare un messaggio alquanto melodrammatico, ciò non implica che il film lo sia altrettanto. Non c’è romanticismo nella condizione meno privilegiata, né tanto meno moralismo superficiale. Citizen of a Kindsi presenta come opera a sé stante, lontana dai tropi comuni.
La narrazione incarna con maestria temi chiave a sfondo sociale, come la solidarietà e la coscienza di classe. Ciò si dimostra attraverso la resa dei personaggi, poiché non si limita alla semplice divisione tra buoni e cattivi. Esistono, invece, persone complesse vittime di un sistema corrotto e che presentano una significativa crescita personale.
Nonostante ci siano degli elementi di finzione nella resa di un evento realmente accaduto, essi risultano difficili da rintracciare, grazie a una regia e sceneggiatura coinvolgenti. Di fatto, il film si distingue per la fotografia e le musiche, le quali riescono a equilibrare momenti frenetici o eventi clou. Veniamo immersi nello stato ansiogeno di Doek-hee, che alterna tra momenti sottilmente comici o rivelatori.
Citizen of a Kind di Park Young-ju si dimostra, di conseguenza, un’opera avvincente dalle mille sfaccettature, che è riuscita a trasformare un evento reale in una storia destinata a non essere dimenticata.
Citizen of a Kind
Anno: 2024
Durata: 114'
Distribuzione: Showbox
Genere: Commedia d'azione
Nazionalita: Corea del Sud
Regia: Park Young-ju
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