Con oltre sei ore di contenuti speciali, Plaion pictures include nella sua collana Midnight Classics una splendida limited edition di Ultimo mondo cannibale. Un imperdibile cofanetto disponibile in esclusiva nello store FanFactory e costituito da tre dischi. L’ottima occasione per rispolverare il primo cannibal movie diretto dal maestro del genere Ruggero Deodato, nonché pellicola che aprì ufficialmente il filone nel 1977. Sebbene già cinque anni prima, sotto la stessa produzione, Umberto Lenzi avesse toccato il tema tramite Il paese del sesso selvaggio. Oltretutto chiaramente influenzato, proprio come il lungometraggio deodatiano, da Un uomo chiamato cavallo diretto nel 1970 da Elliot Silverstein.
Lungometraggio deodatiano che è comunque indubbio possieda maggiormente tutti gli ingredienti che hanno in seguito finito per caratterizzare gli analoghi esempi successivi.
Quegli ingredienti che hanno raggiunto l’apice, poi, in Cannibal holocaust, controverso capolavoro del cineasta romano. Dunque, non mancano davvero situazioni e immagini shockanti in Ultimo mondo cannibale, costruito su pochi dialoghi per lasciare evidentemente spazio proprio alla sua potenza visiva. Perché costruito su un semplicissimo plot a quanto pare tratto da una storia vera. Plot riguardante un ricercatore petrolifero che, interpretato da Massimo Foschi, rimane bloccato nella giungla insieme ad un antropologo dal volto di Ivan Rassimov. Situazione in cui si ritrovano dopo un atterraggio di fortuna con un piccolo aereo dal pilota che finisce ucciso da una trappola. Ed è dopo questo incipit che il primo dei due viene catturato dalla tribù dei Manabu, rimasta quasi all’età della pietra e praticante il cannibalismo.
Generando così, con l’uomo costretto alle abitudini dei selvaggi, il giusto contesto in cui far susseguire la sequela di nefandezze tipiche del cannibalismo su celluloide. Da un indigeno cui le formiche rosse scarnificano un braccio che gli è stato appositamente inciso alle varie situazioni che vedono coinvolto bestiame assortito. In mezzo a pipistrelli, rapaci, serpenti e un coccodrillo squartato realmente come in un mondo movie. Mentre un altro coccodrillo si trova al centro di uno dei momenti maggiormente crudi dell’operazione. Quello in cui una donna gli offre in sacrificio la neonata che ha appena dato alla luce. Il tutto per un mix di respiro quasi documentaristico e forte retrogusto avventuroso dall’impressionante impatto horror. Qui restaurato in 4K da negativo originale, con colonna sonora ricavata da un positivo d’epoca e supervisione di Lamberto Bava alla color correction.
Del resto, Bava ricoprì il ruolo di segretario di edizione nel film, offerto nel prestigioso cofanetto sia in 4K Ultra HD che su blu-ray.
Quest’ultimo corredato inoltre di trailer italiano, ventotto minuti di intervista a Foschi, venti a Deodato e sedici alla interprete femminile Me Me Lai. Più trentasette minuti di Q&A con il regista e l’attrice presso lo Spaghetti Cinema Festival. Ma non è finita, in quanto, insieme ad un booklet esclusivo e ad una card da collezione, nella confezione è incluso un altro blu-ray. Un blu-ray totalmente dedicato a materiale extra, tra circa dieci minuti di colloquio con il già citato Bava e un bel documentario sui cannibal movie. Senza contare un altro documentario sulla lavorazione del sopra menzionato Cannibal holocaust e tredici minuti di chiacchierata con Lenzi e Deodato nel 2004. Per finire con la masterclass tenuta all’ottantesimo Festival di Venezia da Nicolas Winding Refn per presentare questo recupero di Ultimo mondo cannibale. Sì, proprio lui, l’autore di Drive e The neon demon!