Il Paese dei jeans in agosto, primo lungometraggio di Simona Bosco Ruggeri, sarà proiettato al Cinema Anteo CityLife (Piazza Tre Torri, 1/L, Milano) lunedì 22 aprile alle ore 21:30. Saranno presenti la regista, l’attore protagonista Pasquale Risiti (Mare Fuori 4, Dobbiamo stare vicini, Un weekend particolare) e il produttore Luca Lucini (regista tra gli altri di Tre metri sopra il cielo, L’uomo perfetto, Amore, bugie & calcetto, Solo un padre, The Comedians, Le mie ragazze di carta). Modererà l’incontro la giornalista Barbara Sorrentini.
Simona Bosco Ruggeri è stata finalista al RIFF – Rome Independent Film Festival nel 2019 con la sceneggiatura del cortometraggio Avrò un bambino ed è entrata in selezione al Toronto International Women Film Festival nel 2021 col cortometraggio ideato, scritto e montato da lei stessa intitolato Il Colloquio. Il suo ultimo film verte sul contrasto tra realtà e finzione, tra intimo e privato e tra popolarità e oblio.
Sinossi de Il Paese dei jeans in agosto
Carlo Arato (Pasquale Risiti) è @IlCarlito, sedicente influencer ed ex vip di un paesino della bassa Campania alla perenne ricerca di soldi per farsi notare in un paese che lui definisce cafone e non in grado di apprezzarlo quanto dovrebbe. Luisa Rosetti (Lina Siciliano), invece, di anni ne ha 28 e non si è laureata, finendo alla mercé di un paese in perenne attesa che le accada qualcosa.
Per uno strano caso del destino l’uno capiterà all’altra e viceversa. Lui piace, ma non ha un soldo; lei ha i soldi, ma non piace. È così che @IlCarlito e @LaRosetti insieme decidono di puntare a tutto. Quella di @LaRosetti e @IlCarlito è una storia d’amore social, esibita e invidiata che scorre sugli smartphone dei giovani e sulla bocca degli adulti. L’amore non è, però, sufficiente a garantire a Carlo e Luisa stabilità: i due ragazzi hanno bisogno di cementare i loro nuovi privilegi familiari, sociali e monetari e nulla santifica di più un’unione quanto un figlio…
Il film affronta la delicata questione della fragilità del nostro modo di percepire la realtà. La società di oggi è spinta sempre di più a credere a tutto quello che vede su internet. Si è sempre più assuefatti all’idea che l’identità digitale sia lo specchio di una realtà più vera di quella in cui viviamo, un luogo non luogo che spinge sempre di più a cerare l’approvazione del prossimo, anche a discapito di noi stessi e della nostra salute.
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La dichiarazione della regista
I giovani, ma anche gli adulti e persino gli anziani di un piccolo paese di provincia, sono chiamati a confrontare il proprio modo di vivere non più solo con quello del vicino di casa, del figlio del panettiere o al massimo del cugino in Svizzera, per sentito dire, ma con quello di coloro che il mondo segue.
Un parallelo impari a più livelli che impatta sulla vita di molti. Sulla ragazza che per far tendenza inscena una gravidanza. Poi sui genitori che si indebitano per permettere al figlio di diventare influencer. Sul ragazzo che balletto dopo balletto spera di raggiungere il successo. Ma anche sul Paese stesso, che deve fare i conti con convenzioni nuove, altre, che impongo il formalismo dell’apparire per apparire su quello canonico di Chiesa, famiglia, terra, studio, posto fisso ma che con quello condividono la propensione allo stigma.
La produzione
Il film è prodotto da Maremosso, casa di produzione indipendente fondata nel 2010 da Luca Lucini. Maremosso nasce con lo scopo di sviluppare e produrre film in grado di guardare a un mercato internazionale, valorizzando al tempo stesso i talenti italiani. Ha distribuito inoltre il film Goltzius and the Pelican Company del maestro del cinema Peter Greenaway. Tra le produzioni di documentari: Teatro alla Scala – Il tempio delle meraviglie e Leonardo da Vinci – Il genio a Milano, entrambi distribuiti da Nexo Digital in tutto il mondo. Dall’inizio del 2019, la casa di produzione entra a far parte di The Family.