Prende il via il 18° IFF – Integrazione Film Festival, concorso cinematografico internazionale dedicato a identità, inclusione e intercultura. A Bergamo da martedì 16 a sabato 18 maggio al cinema Lo Schermo Bianco e negli spazi adiacenti del polo culturale “Daste”.
L’edizione 2024, dedicata al tema della metamorfosi, si prospetta ricchissima e di grande qualità: in programma 18 film in anteprima per la città, di cui alcuni in anteprima nazionale, e 9 eventi collaterali che comprendono una mostra, la presentazione di un libro, un concerto, un djset, un reading, una “passeggiata interculturale”, una tavola rotonda e due workshop per gli studenti delle scuole.
IFF: il tema di quest’anno
Spiega Amir Ra, Direttore artistico di IFF:
“Dedichiamo questa edizione al concetto di metamorfosi, intesa come cambiamento, evoluzione delle sensibilità artistiche, mutazione nei modi di raccontare le storie usando il cinema come mezzo. La metamorfosi appartiene a tutte e tutti, è trasversale, del resto cosa sarebbe il cinema senza le infinite possibilità narrative che proprio attraverso la metamorfosi ognuno esprime? Ci sono infiniti percorsi possibili che possono descrivere la contemporaneità e la metamorfosi li attraversa: sarà lei il filo rosso di questa edizione di IFF – Integrazione Film Festival, un Festival che non solo continua a crescere ma che si dimostra anche in grado di cambiare, di mutare ed evolversi, appunto”.
Il programma
Quest’anno sono 16 i film in concorso, di cui 5 documentari e 11 cortometraggi, produzioni da tutto il mondo. Corea, Giordania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Stati Uniti e Brasile.
Il film d’apertura, fuori concorso, è il premiatissimo Io capitano di Matteo Garrone, martedì 14 alle 20,15. Il film racconta di un’odissea migratoria da Dakar all’Europa attraverso il deserto, i lager libici e il mare. Presenti gli attori protagonisti Seydou Sarr e Moustapha Fall, che dialogheranno con il pubblico di IFF.
Fuori concorso anche Due fratelli di Léonor Serraille, mercoledì 15 alle 17,30. Il film è il ritratto di una famiglia qualsiasi, dagli anni Ottanta ai giorni nostri: quella di Rose, della Costa d’Avorio, che arriva in Francia con i figli Ernest e Jean e si stabilisce in un quartiere della banlieue parigina.
Ampio spazio per gli incontri con registi e attori dei film in programma, sia in sala al termine delle proiezioni che nell’IFF Corner, il “salotto” allestito in collaborazione con Radio Brusa. Qui tutti gli ospiti saranno intervistati e potranno dialogare col pubblico, in una cornice informale e amichevole.
Il concorso
Due le sezioni del concorso: Miglior Cortometraggio e Miglior Documentario, a cui si aggiungeranno la Menzione Speciale Basso Sebino, Menzione Speciale della Giuria, Premio del Pubblico e Premio assegnato dalla redazione di Hot Corn, che quest’anno inaugura così una collaborazione speciale con IFF.
Sabato 18 la proclamazione dei film vincitori e la consegna dei Premi.

Sur la tombe de mon père di Jawahine Zentar, in concorso nella sezione cortometraggi
Tra gli eventi collaterali, la presentazione del romanzo Baba con l’autore Mohamed Maalel, storia non scontata sulla multiculturalità, l’identità e i legami con le proprie origini, e un reading in parole e musica con la scrittrice e poetessa marocchina Wissal Houbabi, che nel suo lavoro artistico spazia dal femminisimo hip hop alla scrittura di racconti che esplorano la condizione della cultura diasporica.
Il programma completo del 18° IFF Integrazione Film Festival è online.