Nel centro della capitale afgana c'è un luogo, nel quale gli uomini non possono entrare, dove è ancora possibile pensare e parlare di tutto, financo della politica del proprio paese
C’è un mondo che, d’improvviso, è scomparso da tempo dalla nostra cronaca contemporanea, senza più manifestare alcun segno della sua complessa e drammatica condizione. Non fa più notizia. È quello delle donne afgane, abbandonate a se stesse e al loro coraggio. Kabul Beauty, documentario di Margaux Benn e SoléneChalvon-Fioriti, giornaliste e registe, ne dà testimonianza con una grande capacità empatica. Dalla ripresa del potere dei Talebani, il 15 agosto 2021, pochi sono stati coloro che si sono illusi che il passato non sarebbe tornato. Tra questi le donne sono state le ultime ad arrendersi, a credere che ancora ci fosse una possibilità. Prodotto da KraKen Films , Kabul Beauty ha vinto il Premio della Critica, del Sindacato NazionaleCritici Cinematografici Italiani, nel Pordenone Docs Fest 2024,
Kabul Beauty, gli sguardi
Quello che accade nel salone di Sofia e Nigina, le due giovani titolari, al di là dello sguardo diretto della macchina da presa, è condensato nei continui, ed espressivi, primi piani che tratteggiano il racconto. I volti delle donne mostrano una volontà ferrea di superare la realtà di paura e di lenta, e inarrestabile, oppressione che sempre più cinge la loro quotidianità. Con la loro umanità tramano per avere un’esistenza normale, slegata dagli sguardi di chi giudica e condanna a prescindere. Per molta gente la vita è più preziosa della libertà, una loro amica sintetizza bene il pensiero dominante che alla fine paralizza il dissenso e favorisce l’azione del regime. Benn e Chalvon-Fioriti seguono l’intera parabola delle loro protagoniste, fino alla fuga in Europa e alla nuova vita che le attende. I loro timori, le loro paure, i sorrisi, l’ottimismo, le incertezze, tutto si amalgama in un documento visivo che è soprattutto una richiesta di attenzione. Uno sguardo incessante alla volontà di non arrendersi e di provare a essere se stesse, sempre.
Anno: 2023
Durata: 52 minuti
Distribuzione: Java Films
Genere: Documentario
Nazionalita: Francia
Regia: Margaux Benn, Solène Chalvon-Fioriti
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