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Asian Film Festival

‘Moro’ di Brillante Mendoza, l’ultimo lavoro del regista filippino all’Asian Film Festival

Raccontare dei movimenti separatisti ma parlando di una vicenda familiare tra fratelli: è questa la sfida dell’ultimo film di uno dei registi filippini più rinomati

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Moro di Brillante Mendoza (Ma’ Rosa, Taklub) è un film drammatico; ultima produzione del pluripremiato regista filippino, presentata in Italia all’Asian Film Festival.

La storia del film è ambientata nelle zone di Maguindanao, dove da anni sono in corso lotte intestine separatiste, tanto che la zona è tristemente famosa per diversi episodi di violenza estrema. 

Moro di Brillante Mendoza, la trama

Abdel (Baron Geisler) ha dilapidato l’eredità del padre, ucciso durante gli scontri con l’esercito filippino, e adesso sta cercando di ottenere il perdono del fratello maggiore Jasim (Piolo Pascual), che ancora conserva la terra di famiglia.

A seguito di un sogno premonitore, la madre Mangindra (Laurice Guillen) si adopera per riappacificare i due figli, coinvolgendo anche gli anziani del villaggio. Ma dopo poco, si accendono nuove tensioni con l’esercito filippino e i due ragazzi sono chiamati a combattere nella milizia separatista. Rendendo così le tensioni famigliari pregresse e il tempo speso nella rabbia, un conflitto inutile e amaro.

Moro

Il cinema semi-documentario di Mendoza

Moro di Brillante Mendoza cancella le rivalità di due fratelli sul possesso della terra di famiglia, annientate dagli scontri sanguinosi contro l’esercito filippino. Il pezzo di carta che determina un possedimento perde il suo significato quando questo disegno “superiore” decide dell’unica cosa che, in fin dei conti, veramente gli appartiene: ovvero la vita.

Tutto viene trainato e intermezzato dai sogni premonitori della madre che vede i figli allontanarsi col defunto padre, rigorosamente a bordo di canoe che fluttuano su fiumi abbracciati da verdi orizzonti.

Sebbene ispirato ai movimenti separatisti nella regione del Maguindanao, Mendoza non si ferma a commentare la causa islamica. Quanto piuttosto ad osservare l’inutilità di questi conflitti , che non fanno che privarci del tempo speso a vivere. Rimangono le donne a piangere sui corpi trivellati dei giovani, e prima ancora, a tentare di sedare le tensioni famigliari che dividono e interrompono i legami di sangue.

Baron Geisler

Baron Geisler è Abdel in ‘Moro’ di Brillante Mendoza

La narrativa insolita e i campi lunghi

Moro di Brillante Mendoza ci stupirà per la lentezza quasi impacciata. È un cinema altro, nel senso di orgogliosamente fuori dalle narrative consuete e commerciali. Mendoza non si piega a nessuna struttura, realizza un cinema semplice, quasi semplicistico, perché il suo punto di fuga è la relazione umana. Gli ambienti, tuttavia, fungono da rassicurante abbraccio, per il calore dei colori, talvolta usati in una virata pop superflua.

I campi lunghi e i giochi di luce tra alba tramonto, quanto i cieli avvolti nella foschia, si ripetono come punteggiatura accurata nel film, che riporta un capitolo sanguinoso della storia filippina contemporanea, e decisamente poco discusso. Il film è breve e della sofferenza di quella famiglia, raccontata celermente, resterà il finale conciliante, a suo modo.

Moro

  • Anno: 2023
  • Durata: 80 minuti
  • Genere: Drammatico
  • Nazionalita: Filippine
  • Regia: Brillante Mendoza
  • Data di uscita: 16-April-2024

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