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Prime Video Film

‘Risen’, la visione pessimista di Eddie Arya

'Risen', il film scritto e diretto da Eddie Arya, è disponibile su Prime Video dal 12 aprile. Il regista e sceneggiatore, noto per il thriller psicologico 'The Navigator' (2014), affronta le teorie sugli alieni, in particolare sugli UFO, con una visione dettagliata che richiama la fantascienza degli anni '50

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Dopo il grande successo ottenuto da Il Problema dei Tre Corpi, la serie TV Netflix tratta dal romanzo di Liu Cixin, è evidente che si stia ampliando un filone che esplori le teorie riguardanti presunte forme di vita nell’universo, alieni e UFO. In quest’ ottica, Prime Video arricchisce il suo catalogo con Risen, un titolo che al momento del lancio è passato inosservato e non ha ricevuto l’attenzione della critica, ma che comunque offre una prospettiva interessante: si osserva il dramma dell’umanità di fronte alla forza schiacciante degli invasori alieni, offrendo un’interpretazione diversa rispetto a quella spesso proposta dal cinema hollywoodiano moderno (come in La Guerra dei Mondi di Steven Spielberg).

Risen, la trama

In una normale serata in una fattoria di una piccola città, un terremoto apparente interrompe la tranquillità, seguito da un’esplosione simile a un incidente aereo. Ciò che segue è agghiacciante.

Mentre le notizie sul cambiamento climatico minacciano il futuro del pianeta, il resoconto di quanto accaduto a Badger, Pennsylvania, raggiunge i media nazionali. A New York la biologa premio Nobel Lauren Stone (Nicole Schalmo) viene convocata dall’esercito e messa al corrente di cosa sia accaduto davvero nella piccola comunità rurale: qualcosa arrivato dallo spazio ha reso l’aria tossica. Un meteorite è caduto nella città, contaminando l’aria e causando morte e distruzione. Lauren, esobiologa e studiosa della vita extraterrestre, viene contattata perché nel luogo dell’impatto è stata rinvenuta una misteriosa pianta che rilascia spore tossiche.

Questo evento non solo determinerà il destino di Badger, ma anche quello del pianeta Terra.

Un difetto non da poco

Risen si inserisce nel genere fantascientifico, affrontando temi di attualità. La narrazione procede con un ritmo talvolta monotono, pervasa da una costante negatività. La trama si intreccia con eventi e dinamiche reali della società odierna, spaziando dal complottismo alle tensioni geopolitiche, fino ai segreti dell’Area 51.

Ma è il cambiamento climatico, scaturito dalla caduta del meteorite, a rappresentare il filo conduttore dell’intera narrazione. Affrontato con originalità e una generosa dose di fantasia, quest’ultimo emerge come l’elemento predominante dell’opera, fino a integrarsi perfettamente nella componente fantascientifica e nella successiva invasione aliena.

Nonostante ciò, il trattamento del cambiamento climatico è spesso superficiale e approssimativo. Infatti, la struttura, benché ben articolata, funge da pretesto per lo sviluppo di eventi straordinari, piuttosto che come riferimento principale coeso e coerente dell’intera narrazione.

Ed è così che emerge il principale difetto di Risen, che manifesta la sua incapacità di approfondire i numerosi spunti intriganti che offre, sia dal punto di vista scientifico che culturale. Infatti, nonostante la presenza di elementi come teorie cospirazioniste e rappresentazioni aliene che rispecchiano l’immaginario popolare, e nonostante l’eco di un marcato patriottismo americano, questi aspetti risultano mescolati senza coesione al nucleo centrale della storia, trattati con una superficialità e indecisione sino a limitarne l’impatto.

Fotogramma del film Risen (2021)

Fotogramma del film Risen (2021)

Una visione realistica sul negativismo

Risen introduce un elemento significativo, affrontando una prospettiva culturale e cinefila sui temi pre e post apocalittici, con una struttura marcatamente negativa. Molte opere hanno esplorato il concetto dell’invasione e della fine del mondo, spesso con un tono catastrofico predominante. Tuttavia, film come La Guerra dei Mondi o The Day After Tomorrow hanno cercato di trovare elementi di speranza per i protagonisti. Questo non si verifica in Risen, che, partendo dalla situazione disperata della protagonista, alcolizzata e depressa, fino al graduale declino della società, presenta un negativismo inesorabile senza alcuna possibilità di redenzione.

Difatti, ciò che emerge è l’adozione da parte del regista di una prospettiva pessimistica sullo sviluppo degli eventi, annullando ogni speranza per il futuro dell’umanità. La rappresentazione affascinante ma spaventosa di un destino ineluttabile avrebbe potuto attrarre un pubblico più ampio se fosse stata sostenuta da una selezione più meticolosa del cast e da un’attenzione maggiore nel modulare o circoscrivere alcune argomentazioni. Questo avrebbe permesso di raggiungere una vasta audience non solo per il soggetto affrontato ma anche per l’autenticità della sua trattazione, offrendo una visione genuina e non influenzata dalle esigenze di un’industria cinematografica americana alla ricerca di eroi e antagonisti.

Risen, in conclusione

In conclusione, si può dire che Risen non rappresenta un esempio di modernità, ma si rivela essere una storia in grado di coprire, attraverso il modo in cui è narrata, un ampio spettro di temi. La forza del film risiede decisamente nella visione pessimista predominante che il regista e sceneggiatore trasmette fin dai primi minuti. L’eredità del genere verso entità più evolute e potenti si accompagna a un palpabile stato di tensione. Tuttavia, la transitorietà di certi temi e l’introduzione di altri, superflui, rendono Risen superficiale in alcuni aspetti e instabile nella sua struttura in altri.

Complessivamente, il film può essere considerato sufficiente da un punto di vista critico, poiché non si possono ignorare alcune lacune, mentre gli aspetti positivi emergono come significativi per il successo e la conclusione dell’opera.

Trailer del film Risen

Risen

  • Anno: 2021
  • Durata: 1h 49min
  • Distribuzione: Prime Video
  • Genere: Fantascienza, drammatico, sci-fi
  • Nazionalita: Australia, USA
  • Regia: Eddie Arya

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