Ruben Östlund è un regista acclamato a livello internazionale e, di conseguenza, le sue dichiarazioni non passano mai inosservate. Noto per il suo stile satirico e provocatorio, legato alle dinamiche sociali contemporanee, la sua ascesa è iniziata con il film Forza Maggiore (2014), che ha vinto il premio Un Certain Regard al Festival di Cannes.
Nel 2017, Östlund ha raggiunto l’apice del successo con The Square, una commedia nera che critica l’ipocrisia dell’élite artistica e gli effetti della globalizzazione. Il film ha trionfato al Festival di Cannes, ottenendo la Palma d’oro. Il classe 1974, inoltre, ha bissato il successo, grazie a Triangle of Sadness (2022), una satira esilarante e grottesca che esplora le tematiche di classe, ricchezza e potere nell’era dei social media.
Östlund è un regista audace e innovativo che non teme di affrontare temi controversi con umorismo nero e intelligenza. I suoi film sono incentrati sull’osservazione acuta del comportamento umano, mettendo in luce le debolezze e le ipocrisie della società moderna. Con il suo stile unico e la sua capacità di provocare riflessioni profonde, Ruben Östlund si è affermato come uno dei cineasti più importanti e influenti della sua generazione.
Le dichiarazioni di Ruben Östlund
Intervistato dal The Guardian, Ruben Östlund ha sottolineato la sua perplessità riguardo l’impatto dei media al giorno d’oggi. Queste le sue dichiarazioni: “E se ti fosse permesso usare la telecamera solo con una licenza? Ne hai bisogno per una pistola, almeno nei paesi sofisticati. Anche la telecamera è uno strumento potente”.
Lo svedese ha poi continuato: “I film stanno cambiando il mondo ed è importante tenerne conto quando si svolge questa professione. Nell’industria dell’intrattenimento c’è la strana sensazione che se hai a che fare con la fiction, allora questa non influenzerà il mondo. Bisogna lottare duramente per far capire alla gente che tipo di effetto hanno le immagini che consumiamo”.