fbpx
Connect with us

Raiplay

Il Derby Club è Milano, Milano è il Derby Club

Un documentario in uscita il 19 aprile su Raiplay che ripercorre la storia di uno dei locali più significativi di Milano: il Derby

Pubblicato

il

C’era una volta il Derby è il titolo del documentario in uscita su Raiplay, il 19 aprile. Diretto da Marco Spagnoli e prodotto da Samarcanda Film e Rai Documentari, ripercorre e narra la storia di uno dei più importanti locali di Milano, il Derby Club. Quasi trent’anni di comicità raccontati attraverso la voce dei protagonisti stessi. Claudio Bisio, Elio, Paolo Rossi, Diego Abatantuono, Cochi e Renato e tanti altri.

Definito la “scala del cabaret milanese”, il Derby Club fu un punto di ritrovo per star, calciatori, comici, ma anche di criminali e gente poco raccomandabile. Un luogo magico che incarna la vera essenza della città di Milano, soprattutto quella notturna.

La storia di Milano

Il Derby Club viene inaugurato nel 1959 nella cantina di un ristorante, vicino all’ippodromo di San Siro. Nasce come locale notturno, diventando uno dei primi luoghi aperti fino a tarda notte.  La vicinanza all’ippodromo e la vita notturna, portano, il locale ad avere, come clienti, scommettitori e veri e propri malavitosi. Una storia quindi, di musica, risate e malavita.

Un luogo piccolo, intimo, decisivo per tanti comici. Il pubblico si trovava a poca distanza dal palco ed era parte integrante dello spettacolo. Una vera e propria arena in cui comici, attori, musicisti e aspiranti uomini di spettacolo davano vita a sketch comici e scenette, per il tempo, innovative.

Il locale ha attraversato diverse fasi e diversi periodi storici. Tra questi, i turbolenti anni ’70 che iniziarono con la strage di Piazza Fontana, quando Milano fu invasa da rapine, furti e bande malavitose. Per un decennio, fino agli anni ’80, fu la vera e propria capitale della criminalità. Il Derby, entra a far parte di questa storia tanto che personaggi del calibro di Francis Turatello o Renato Vallanzasca erano soliti sedere tra i tavoli del locale.

Elio, traghettatore di questa storia, racconta:

In questo piccolo locale, ricavato dalla cantina di un ristorante, si è conservata e rinnovata la storia della comicità unica di Milano. Un modo di ridere antico e visionario, che unisce la critica del conformismo, alla libertà della trasgressione e alla poesia. Tutte cose che hanno trovato casa al Derby.

I protagonisti

Da Elio a Paolo Rossi, da Aldo, Giovanni e Giacomo a Massimo Boldi. Tutti i protagonisti del Derby, raccontano, attraverso aneddoti ed esperienze personali cosa era per loro quel locale e l’importanza di avere, a Milano, un luogo del genere.

Allora Iannacci mi prese da parte e mi disse. Ascolta, perchè non fai una cosa, prendi quella sedia li e portala avanti. Adesso che hai in mano? Delle bacchette? Ecco, quelle bacchette servono per saldare la sedia non per suonare

Da queste parole di Massimo Boldi su Iannacci, figura fondamentale per il Derby, si capisce la follia, la sregolatezza e la voglia di sperimentare di chi era al comando e degli attori stessi. Un clima nuovo, irripetibile e decisamente affascinante, soprattutto per il vasto tipo di pubblico.

Dal Derby allo Zelig

Dopo due tre mesi dalla chiusura del Derby, aprì lo Zelig. Allora, pensavo fosse casuale, oggi, con il senno di poi, veramente è stato come un passaggio del testimone. Io curiosamente, ho assistito alla chiusura di uno e all’inizio dell’altro.

Così, in chiusura, Claudio Bisio, racconta l’esperienza del Derby e la fine del locale. Un racconto travolgente, ricco di avventure incredibili e storie parallele. Criminali, attori, comici e calciatori in una stessa stanza, seduti, a godersi la comicità milanese. Un punto di partenza per tutti, un luogo “sacro” che merita di essere approfondito.

C'era una volta il Derbyclub

  • Anno: 2025
  • Distribuzione: Raiplay
  • Genere: Documentario
  • Nazionalita: Italia
  • Regia: Marco Spagnoli

Vuoi mettere in gioco le tue competenze di marketing e data analysis? Il tuo momento è adesso!
Candidati per entrare nel nostro Global Team scrivendo a direzione@taxidrivers.it Oggetto: Candidatura Taxi Drivers