Once Upon A Time è il nuovo show di punta della americana ABC. La serie è ambientata in una piccola cittadina del Maine vicino Boston, abitata da gente apparentemente normale. La verità però è che tutti gli abitanti sono in realtà personaggi delle favole.
Once Upon A Time è il nuovo show di punta della americana ABC, molto pubblicizzato come l’ultima creatura proveniente dagli autori di Lost. Andando a cercare chi in effetti siano questi autori, vediamo i nomi di Edward Kitsis e Adam Horowitz, due sceneggiatori che hanno spesso lavorato in coppia nella scrittura di un buon numero di episodi di Lost in effetti. E tra i produttori compare anche il nome di Damon Lindelof, che come saprete, è una delle grandi menti dietro la famigerata serie, considerato una sorta di padrino di questo nuovo successo.
Torniamo alle favole però. La serie (in onda anche in Italia sulla Fox da gennaio, e in chiaro su Rai2) è ambientata in una piccola cittadina del Maine vicino Boston, abitata da gente apparentemente normale. La verità però è che tutti gli abitanti sono in realtà personaggi delle favole, che hanno dimenticato chi sono e sono costretti a vivere nel nostro mondo, con nuove identità e falsi ricordi, impossibilitati ad avere il loro happily ever after – e vissero felici e contenti – a causa di una maledizione lanciata dalla Regina di Biancaneve, la principale antagonista di questa storia, che a Storybrooke (questo il nome originalissimo del paesino) è ovviamente il sindaco, così da avere il controllo su tutto ciò che accade. L’unica a poter spezzare la maledizione è Emma Swan (interpretata da Jennifer Morrison, più famosa per il ruolo di Cameron in House MD), giunta a Storybrooke quasi per caso, ignara di essere fra l’altro la figlia di Biancaneve e del Principe Azzurro.
Durante la visione può essere divertente provare a indovinare le vere identità dei personaggi di ciascun episodio, alcune abbastanza ovvie anche solo dai nomi o dal vestiario, ad esempio Cappuccetto Rosso è diventata Ruby, una cameriera di un diner, quasi esclusivamente vestita di rosso, con un ciondolo portafortuna a forma di lupo. È stata interessante anche la scelta di mostrare cos’è successo veramente a questi personaggi nel mondo delle favole, perché, sebbene le storie partano tutte dalla tradizione popolare che tutti conosciamo, le cose prendono spesso una piega imprevista, dando un tocco un po’ più dark e noir a quello che in realtà è nato come intrattenimento per l’infanzia. I personaggi nella nostra realtà quindi vivono vite abbastanza traumatiche: Cenerentola è una ragazza madre che per mantenersi fa la donna delle pulizie, Tremotino è diventato un usuraio che ha in pugno l’intera città, mentre Belle è chiusa in un ospedale psichiatrico. La struttura di ogni episodio è molto simile a un classico episodio di Lost, con un’alternanza di presente narrativo con flashback di ogni personaggio sulla sua precedente vita pre-Storybrooke. Altri omaggi sono stati resi alla serie che ha reso famosi i creatori, mettendo qua e là degli oggetti tipici, come barrette di cioccolato Apollo e whiskey MacCutcheon, mentre in uno degli episodi scritti da Jane Espenson, quello relativo alla Bella e la Bestia, si intravede addirittura la Falce apparsa negli ultimi episodi di Buffy the Vampire Slayer, show che ha forgiato la penna della Espenson. Chiari, e non semplici strizzatine d’occhio, sono i riferimenti alle versioni Disney delle fiabe (non a caso il network di trasmissione è di proprietà Disney): dai nomi dei personaggi, mai specificati in alcuni casi nelle favole originarie, al vestiario e alle caratterizzazioni, fino ad arrivare a melodie di canzoni composte espressamente per le versioni cinematografiche della Disney.
Spiccano – fra tutti – Robert Carlyle, nel ruolo di Tremotino, usuraio, assetato di potere, in bilico fra un assoluto raziocinio e l’insanità mentale, e Lana Parrilla, l’interprete della malefica Strega di Biancaneve, attrice poco conosciuta al pubblico italiano, ma che potrebbe essere ricordata in ruoli ricorrenti in 24 e Boomtown.