“Sarebbe un’ipocrisia dire che l’arte è l’unica cosa che conta. Se ricevi un premio, potrebbe significare che hai più potere, più libertà creativa nel tuo prossimo progetto. Potrebbe significare che puoi avere un budget maggiore. “- ha detto Park.
Park afferma perciò che sarebbe ipocrita non affermare l’importanza di un premio del genere e il potere che ne deriva, tuttavia anche se fosse stato in corsa per un Oscar, non avrebbe partecipato. Il co-sceneggiatore di “The Handmaiden” di Park, Chung Seo-kyung, ha aggiunto infatti che al regista “non piace comunque la fatica di presenziare alle cerimonie di premiazione”.
Il Korea Film Council, prima del 2022, non aveva mai presentato uno dei film di Park come candidato del paese all’Oscar per il miglior lungometraggio internazionale. Park ora dirige i primi tre episodi della serie limitata di A24 e HBO “The Sympathizer”, basata sul romanzo di Viet Thanh Nguyen, vincitore del Premio Pulitzer nel 2016. La serie di spionaggio vede protagonista il premio Oscar Robert Downey Jr. in diversi ruoli insieme all’attore protagonista Hoa Xuande e Sandra Oh. Secondo alcune fonti sarebbe stato proprio Park a proporre al produttore esecutivo Downey di interpretare quattro personaggi, tutti stereotipi bianchi, maschili e americani.