Mark torna con la parte due combattendo il fantasma di Omni-Man. Lo spettro della violenza incontrollata si affaccia su una serie a cui manca ancora qualcosa
Invincible 2 si conclude con la seconda parte, quattro episodi di violenza e multiversi incontrollati. La serie animata di Amazon, creata da Robert Kirkman, e prodotta da MGM Studios e Skybound, vede tra i protagonisti Steven Yeun, Sandra Oh, e J.K Simmons.
Il trailer – Invincible 2
Non sono mio padre – Invincible 2
Il ritorno è sempre problematico, in particolar modo quando si alza talmente tanto l’asticella con l’esordio. Nel ritorno di Invincible 2 con la sua seconda stagione, spezzata da Amazon in due parti, rimane forte il legame di un padre con il figlio. Omni-Man ha fatto sfracelli nella prima stagione. Ha complottato come supereroe buono, è esploso come cattivo indistruttibile ed è scappato per l’amore paterno, trasgredendo al supremo ordine della sua stirpe, i Viltrumiti. La prima parte della seconda stagione vede Mark, Invincible, dover subire le conseguenze del padre, e ambientarsi al nuovo mondo senza di lui. Un figlio offeso da colui che credeva indistruttibile ma che si è mostrato corruttibile nell’animo. Invincible 2 riflette su questo per tutta la prima parte, mentre il teen drama si dimostra una componente fondamentale.
La serie Amazon si comporta come un classico prodotto superhero. Facendo della comedy spicciola, mescolata a romanzo di formazione, il suo punto di alleggerimento. Se da un lato Mark e la madre devono continuamente dimostrare al mondo di non essere come Omni-Man, dall’altro il protagonista cerca di tornare alla vita normale. Il college e un’apparente serenità con la ragazza Amber sono i classici punti di un cinecomic d’intreccio. Dove l’eroe sente il peso delle proprie responsabilità e di una vita normale. In Invincible 2 questo sembra nella prima parte vissuto con estrema leggerezza.
Mark nei fatti vive in due mondi e proprio come faceva il Peter Parker di Spider-Man: a vita privata e gli amori da una parte, i nemici dall’altra. Tutto è diviso nella dualità del protagonista. L’identità protetta rende Invincible vulnerabile e libero di sperimentare il privato. Quella rivelata, dei multiversi, del destino dell’eroe e della frenetica accelerazione di tornare nei Guardiani del Globo, annienta la vulnerabilità di Mark. Esponendo il suo sentirsi indistruttibile, Mark sente internamente una chiamata all’azione volontaria. Che è aldilà del destino di essere figlio del padre.
Ricongiungimento paterno – Invincible 2
La seconda parte della seconda stagione ricomincia dal ricongiungimento con Omni-Man sul pianeta Thraxa. L’unione e il pentimento sono il filo tematico che collega il ritorno della serie Amazon. Mark/ Invincible si trova in breve tempo a confrontarsi col padre amato/odiato e a fare i conti con la nuova realtà. Omni-Man ha cambiato vita, risposandosi e dando alla luce un figlio di un’altra razza. I due, padre e figlio, sono costretti a lottare insieme contro la stirpe dei Viltrumiti. Nelle battute finali di Invincible 2 il personaggio di Simmons arriva a concludere il proprio viaggio interiore. Incatenato e prossimo a essere giustiziato, è un uomo nuovo e finalmente un essere umano.
L’avvicinamento alle emozioni, il carattere anti viltrumiano dell’invincibilità, hanno lasciato il segno nel cuore prima di pietra di Omni-Man. Il cattivo della prima stagione diventa padre/saggio costretto a confrontarsi con il proprio cuore e un’anima umana prima nascosta e ora visibile nella sua fragilità. Amando e volendo una parvenza di famiglia che prima non aveva mai pensato e nemmeno immaginato. E come avrebbe potuto essendo indaffarato a occupare e distruggere la terra per conto dei Viltrumiti. Mark invece si trova ora ostaggio delle conseguenze di essere figlio del padre, e discendente di una razza che mette in constante pericolo il pianeta terra.
Il Multiverso e il problema di Invincible
Invincible 2 torna a mostrare i soliti difetti. Nella seconda stagione la costanza con cui la serie vuole apparire un cugino vicino di The Boys è unita alla passione senza confini di Kirkman per le storyline secondarie e l’uso massiccio che viene fatto del multiverso. La seconda stagione inizia con la prima sotto-trama, quella dello scienziato pazzo venuto da un universo alternativo dove Mark è il cattivo della storia. Questa prima storyline viene sospesa e lasciata da parte per dare spazio a diverse narrazioni laterali. Oltre la vicenda dei Viltrumiti, prendono piede gli intrecci di Mark e della madre insieme alle vicende dei Guardiani che a questo giro rappresentano più la parte splatter per far respirare la serie e ricordarci che Invincible 2 è cinica come The Boys.
È un po’ questa la stagione dei conflitti interiori su diversi personaggi e del Multiverso usato per rendere Mark consapevole della propria natura. In una struttura che in verticale sembra ricalcare X-Men e in orizzontale L’Uomo Ragno, Invincible si trova attraverso il multiverso a prendere coscienza della propria forza. Mark ha sete di violenza per fare del bene, ma anche perché è nella sua stessa appartenenza Viltrumita. Saltando da un universo all’altro Invincible non riesce a trovare il proprio limite. E forse va bene così. Perché la seconda stagione va valutata come i classici ritorni dei nascenti supereroi ancora acerbi per un livello superiore e inconsapevoli dell’oscurità della propria forza.
Mentre in Invincible 2 Mark cerca una separazione tra l’adolescente e l’eroe, scegliendo alla fine il secondo, la serie Amazon risulta schiava del troppo che stroppia. Volendo unire tante cose in una seconda stagione con tanto ritmo e innumerevoli vie da perseguire.
Anno: 2023
Durata: 45
Distribuzione: Amazon Prime Video
Genere: dramma superhero
Nazionalita: Usa
Regia: Robert Kirkman
Data di uscita: 03-November-2023
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