Joaquin Phoenix, Elliot Gould, Chloe Fineman e più di altri 150 creativi ebrei hanno firmato una lettera aperta a sostegno del discorso fatto da Jonathan Glazer durante la notte degli Oscar.
Joaquin Phoenix e altre star a sostegno di Glazer
L’elenco dei 151 firmatari ottenuto da Variety comprende anche la sorella di Phoenix, Rain, la tre volte candidata all’Oscar Debra Winger. Il regista di May December Todd Haynes, il regista di Sorry to Bother You Boots Riley, l’acclamato regista Joel Coen. Il regista di Room Lenny Abrahamson, la star di Arrested Development David Cross, la documentarista Amy Berg, l’attore di Barbie Hari Nef. Il leggendario drammaturgo Tom Stoppard, James Schamus, la comica Kate Berlant, la regista di You Hurt My Feelings Nicole Holofcener. L’autore di Secrets & Lies Mike Leigh, il regista di Passages Ira Sachs, l’attore e scrittore di Gossip Girl Tavi Gevinson. L’attore di La storia fantastica Wallace Shawn, la regista di Bottoms Emma Seligman. La star di Mistress America Lola Kirke, la regista di Zola Janicza Bravo, le star di Broad City Ilana Glazer e Abbi Jacobson e dal critico cinematografico IndieWire David Ehrlich.
Il discorso di Jonathan Glazer
Dopo la vittoria di The Zone of Interest come miglior lungometraggio internazionale, il regista ha utilizzato il suo discorso per parlare del conflitto in corso in Medio Oriente. “Tutte le nostre scelte sono state fatte per riflettere e confrontarci nel presente, non per dire guarda cosa hanno fatto allora, ma piuttosto guarda cosa facciamo adesso. Il nostro film mostra dove conduce la disumanizzazione nella sua forma peggiore. Ha plasmato tutto il nostro passato e il nostro presente”, ha detto Glazer. “In questo momento, siamo qui come uomini che rifiutano la loro ebraicità e l’Olocausto, dirottati da un’occupazione che ha portato al conflitto così tante persone innocenti. Che si tratti delle vittime di ottobre, delle vittime del 7 ottobre in Israele o dell’attacco in corso a Gaza, tutte vittime di questa disumanizzazione, come possiamo resistere?”
Glazer, Tony Kushner, Steven Spielberg e innumerevoli altri artisti di ogni provenienza hanno denunciato l’uccisione di civili palestinesi. Dovremmo essere tutti in grado di fare lo stesso senza essere ingiustamente accusati di alimentare l’antisemitismo”.
Fonte: Variety