Il 18 maggio, John Waters tornerà a Toronto per un evento speciale. Il Paradise Theatre ospiterà Flurry of Filth: A John Waters Retrospective, una retrospettiva dedicata al celebre regista. In questa occasione, Waters presenterà una proiezione speciale del suo film del 1998 Pecker, arricchendola con i suoi commenti dal vivo. L’evento è organizzato da Drag Me to the Movies, una serie di proiezioni cinematografiche che combinano la visione di film con performance drag. La serie è curata da Weird Alice, una premiata artista queer di Toronto.
Lo stile di John Waters
John Waters, regista e sceneggiatore provocatorio, è nato a Baltimora nel 1946. È considerato padre del cinema trash, con pellicole come Pink Flamingos (1972) e Hairspray (1988), che volutamente urtano la sensibilità del pubblico con tematiche grottesche e irriverenti. Waters ha spesso raccontato personaggi emarginati della società americana, con uno sguardo satirico e kitsch che ha conquistato un pubblico di nicchia. Waters è diventato un’icona pop grazie al suo umorismo dissacrante e alla sua visione alternativa del mondo.
La trama di Pecker
Come da tradizione per le opere di Waters, la scena di Pecker si svolge a Baltimora, in un quartiere malfamato. Protagonista è un diciottenne che, tra un turno e l’altro nella paninoteca dove lavora, si diletta con la fotografia. Le sue foto, tecnicamente grezze e spesso sgranate, immortalano familiari, amici e la fidanzata in pose inusuali e situazioni poco convenzionali.
La fama di Pecker esplode quando Rorey Wheeler, un rinomato gallerista newyorkese, scopre le sue opere e le propone al mondo dell’arte, catturando l’attenzione dei collezionisti. Tuttavia, questa improvvisa notorietà porta alla luce immagini private della vita del giovane fotografo e dei suoi conoscenti, creando non pochi imbarazzi e tensioni.
Le polemiche di John Waters
Intervistato da Toronto Star, John Waters ha ricordato gioie e dolori nella metropoli canadese. Questo un estratto della sua intervista, con un passaggio molto particolare sul trattamento riservato a Multiple Maniacs, suo film del 1970: “Sono stato a Toronto molte volte con i miei film e i miei libri. È una fantastica città del cinema: una volta ho proiettato lì il film di Pier Paolo Pasolini del 1975 “Salò, o le 120 giornate di Sodoma”. L’ultima volta che sono stato a Toronto, ho filmato il finale della nuova stagione di “Chucky”. Sono pro-Canada, anche se ho inviato ” Multiple Maniacs” al distributore (nel 1970), che ha dovuto passare attraverso il comitato di censura dell’Ontario, e mi hanno inviato una ricevuta che diceva semplicemente “distrutto”. Hanno bruciato la stampa! Digli che ho sputato sulla loro tomba.”