Disponibile su “Murale” il film documentario Il Sud, primo di tre capitoli di Route 181: Frammenti di un viaggio in Palestina-Israele (2003). Ciascuno di questi segue un tratto della Route 181, la linea virtuale che segue il confine stabilito dalla risoluzione 181, votata dalle Nazioni Unite nel novembre del 1947 allo scopo di dividere la Palestina in due differenti stati. Nel primo capitolo, i registi filmano persone, luoghi, storie e geografie lungo le strade che vanno dalla città portuale di Ashdod verso il Sud fino ai confini della striscia di Gaza.
Per più di un anno due cineasti, il palestinese Michel Khleifi e l’israeliano Eyal Sivan, si sono dedicati alla produzione di quello che loro stessi definiscono un atto di fede cinematografico. Uno sguardo inedito sugli abitanti di Palestina-Israele: lo sguardo comune, unitario, di un palestinese e di un israeliano.
Con questo road movie, i due registi percorrono insieme il loro Paese. Nell’estate del 2002, per due mesi, Khleifi e Sivan hanno viaggiato fianco a fianco dal sud al nord, tracciando il proprio percorso su una mappa e chiamandolo Route 181. Lungo la strada incontrano donne e uomini, israeliani e palestinesi, giovani e vecchi, civili e soldati, riprendendoli nei momenti della vita di tutti i giorni. Ognuno di questi personaggi ha un modo suo proprio di evocare le frontiere che li separano dai loro vicini: concretezza, cinismo, filo spinato, humour, indifferenza, sospetto, aggressività. Quei confini sono stati costruiti sulle colline e nelle pianure, sulle montagne e nelle valli ma, soprattutto, nella mente e nel cuore di questi due popoli, nell’inconsapevolezza collettiva di entrambe le società.
Nel Paese attraversato mitemente da Khleifi e Sivan non c’è spazio per le mitologie e non ci sono tabù. Meglio guardare in faccia e ad occhi ben aperti la verità, che allucinare ed evocare fantasmi. Ed ecco che, nel panorama umano di questo Paese complesso e in continuo divenire, guardato amorosamente dal basso e tenendosi ben alla larga dai discorsi ufficiali, i due cineasti fanno affiorare ciò che tendiamo continuamente a dimenticare o a non vedere, accecati come siamo da ragionamenti politici e campagne mediatiche, che cancellano la nuda vita degli individui e la loro effimera, preziosissima, realtà.
Maria Nadotti, giornalista
Desideriamo costruire un atto filmico che si opponga all’idea che la sola cosa che Israeliani e Palestinesi possono fare insieme sia la guerra,
la guerra fino ad eliminare l’altro.
Michel Khleifi e Eyal Sivan
Il primo pezzo di questa ricomposizione, a cui si aggiunge Route 181, è stato Sotto tregua Gaza, un film realizzato da Maria Nadotti nel 2009. Una carrellata a ritroso nel paesaggio devastato della Palestina occupata, un viaggio nel tempo in compagnia di scrittori come Mahmud Darwish, John Berger, Gideon Levy e Ghassan Kanafani.