Nella seconda parte di questo approfondimento speculativo, ci concentreremo su alcuni “campioni” di League of Legends non ancora comparsi in Arcane, la nota serie di animazione Netflix. Vedremo, in particolare, i personaggi giocabili che è più probabile possano fare la loro comparsa nella seconda stagione in base ai collegamenti che hanno nella lore del videogioco con altri campioni o con il setting in cui la serie è ambientata.
Questa seconda parte è più speculativa della prima, giacché non ci sono informazioni molto concrete su cui basare questi assunti, ma sono comunque ipotesi attendibili e, molte di esse, hanno anche un consenso piuttosto condiviso.
Se non avete ancora letto la prima parte, vi consigliamo di recuperarla.
Sevika e Renata Glasc: due personaggi in uno
Sevika è un personaggio piuttosto centrale nella trama di Arcane. Per quanto venga dipinta per lo più come un personaggio secondario e scagnozza di Silco, il suo minutaggio è in realtà davvero rilevante, rivaleggiando con Silco stesso. Nonostante il braccio perso nei primi episodi, i ripetuti pestaggi che subisce, le disattese proposte di corruzione da parte degli altri baroni chimici e perfino l’odio che Jinx nutre nei suoi confronti, Sevika è una rediviva che sopravvive fino alla fine e dimostra grande capacità di giudizio a dispetto del fatto che è una testa calda. Non per niente è la vice di Silco.
Ma le cose si fanno anche più interessanti se ci si ferma a pensare al fatto che lei, adesso, potrebbe subentrare a Silco come baronessa chimica. Per chi non avesse prestato troppa attenzione durante la serie (ma bisogna anche riconoscere che Arcane non si sforza di dare troppo contesto in merito a questo argomento), la Città Sotterranea è de facto retta da un’oligarchia di potenti, che vengono chiamati “baroni chimici”. Silco era uno di loro, sebbene con una posizione di predominanza sugli altri grazie al pugno di ferro con cui dirimeva le controversie. Ma ora che lui è morto, qualcuno dovrà succedergli, e probabilmente l’unica che possa davvero prendere le redini di Zaun è niente meno che Sevika. Proprio nelle ultime scene dell’episodio finale, Sevika è inquadrata all’interno dello studio del suo capo a fumarsi una sigaretta. Una scena dall’evidente valore simbolico.
In League of Legends, i baroni chimici sono figure estremamente contestualizzate dalla lore. Sono signori del crimine ricchi e potenti, governano Zaun e sono osteggiati tanto dalla polizia di Piltover quanto da dissidenti zauniti. I baroni chimici sono rimasti a lungo non giocabili, sebbene rappresentassero degli snodi importanti per la storia di diversi personaggi. Appena tre mesi dopo l’uscita di Arcane, è stata però resa giocabile una baronessa chimica, Renata Glasc. Questo personaggio, liquidato dai più come un personaggio non collegato alla serie, mostra, in realtà, evidenti somiglianze con Sevika. È una donna di mezza età, con un fisico possente, la pelle un po’ scusa e, soprattutto, un braccio prostetico iniettato di un liquido viola. Si noti che il braccio prostetico nella sua immagine ufficiale è quello sbagliato. Nel modello di gioco e in tutte le fonti ufficiali, Renata ha il braccio sinistro prostetico, lo stesso di Sevika.
Molti si sono prodigati a spiegare perché le due non possano essere lo stesso personaggio, vista soprattutto la biografia di Renata che è troppo differente da quel che sappiamo di Sevika. Questo potrebbe significare o che Renata Glasc semplicemente non comparirà in Arcane, o che comparirà e collaborerà con Sevika e gli altri baroni chimici. Ma, a dire il vero, queste sembrano delle forzature, specie la seconda. Due personaggi così simili sarebbero estremamente ridondanti per una serie che tanto punta sull’iconicità dei personaggi e sarebbe una pessima scelta di character design.
Per quanto riguarda la prima, la biografia dei campioni di LoL non ha sinora impedito di riscrivere completamente i personaggi per Arcane. Si pensi, ad esempio, al già citato Ekko, orfano nella serie e non nel videogiovo. Potrebbe sembrare una differenza minore, ma sulla caratterizzazione di un personaggio ha un peso enorme. Ed è comunque una differenza simile a separare Sevika da Renata Glasc. In generale, non aggiungere Renata Glasc in Arcane sarebbe un’evidente opportunità mancata: i videogiocatori vogliono vedere i loro campioni preferiti nella serie animata. E con Renata Glasc non ci sono tante vie di mezzo: o la si elimina completamente da Arcane, o la si integra tenendo conto della presenza di Sevika nella serie. E, in quel caso, non potrebbe essere altri che Sevika. Peraltro, “Renata” è anche un nome parlante che avrebbe perfettamente senso con quel che abbiamo visto accadere a Sevika.
Urgot: un noxiano opposto ai baroni chimici
Parlando di baroni chimici e di campioni giocabili, non può che venire in mente Urgot. Mostruoso cyborg che si muove nei vicoli di Zaun, Urgot è un noxiano tradito e rinchiuso in prigione proprio nella Città Sotterranea. Dopo essere riuscito a evadere, comincia a muovere nelle ombre una ribellione contro il potere esercitato dai baroni chimici e contro il disinteresse per le sorti dei bassifondi. Nella sua backstory, arriva anche a uccidere uno dei baroni chimici. E in un filmato di inizio stagione di League of Legends, lo si vede tentare un’evasione e venire fermato da Vi e Caitlyn. La sua storia è insomma strettamente intrecciata con quella dei personaggi di Arcane ed è anche collegata a Noxus, che ci aspettiamo sarà maggiormente coperta nella seconda stagione. È verosimile pensare quindi che verrà quantomeno menzionato se non dovesse addirittura comparire.
Blitzcrank, Camille e Orianna: l’hextech per creare androidi
Sebbene in Arcane non sia stata concretamente vagliata l’ipotesi, in League of Legends la tecnologia hextech è stata in più occasioni utilizzata per creare degli androidi o dei cyborg. Molti di questi, insieme a Urgot (che è tuttavia una cyborg non alimentato dall’hextech), sono anche campioni giocabili.
Primo fra tutti, Blitzcrank. Campione molto iconico e amato dalla community del gioco, la sua futura comparsa è considerata dal consenso generale come piuttosto probabile. Si tratta di un androide creato da Viktor come mezzo di emergenza per soccorrere le persone. Contro la volontà del suo creatore, Blitzcrank sviluppa un proprio intelletto. Poiché dimostra bontà d’animo, Viktor decide di lasciarlo libero e, così, questo robot vaga per Zaun facendo quel che sa fare meglio: salvare vite. Da quel che si evince nelle storie e nei video di LoL, nel corso dei suoi vagabondaggi si ritrova a collaborare occasionalmente con Ekko, che nel gioco, lo ricordiamo, non è il leader delle Firelight, ma semplicemente un giovane ragazzo opposto alla tirannia dei baroni chimici.
Avrebbe senso veder comparire Blitzcrank in questo contesto. Allo stesso tempo, non è un personaggio particolarmente rilevante. Se venisse effettivamente integrato, potrebbe in realtà finire per appesantire il gruppo di personaggi di Arcane senza dare un contributo rilevante. Questo, però, con la premessa che la sua storia rimanga simile a quella del gioco; premessa che, a dire il vero, la serie animata ha sistematicamente smentito. Qualche indizio su una sua possibile aggiunta, in ogni caso, è effettivamente presente nella serie. Nella versione originale, in un paio di occasioni Jayce e Viktor parlando in merito all’hexteck e allo sviluppo di nuove tecnologie utilizzando il verbo “cranking up”, traducibile come “darci dentro” o, nella sua accezione originale, “girare a manovella”. Ovviamente la scelta di questo verbo non dimostra niente, ma è quantomeno peculiare e più di qualcuno ci ha visto un collegamento con il nome di Blitzcrank.
Altri due nomi collegati a corpi meccanici alimentati da hextech sono quelli di Camille e Orianna. Sono entrambe persone alle quali il proprio corpo è stato per intero meccanizzato per motivi differenti.
Camille è un agente dell’Intelligence di Piltover appartenente al Clan Ferros. Nel mondo di League of Legends, il Clan Ferros è da decenni il principale commerciante di cristalli hextech e, grazie a questo privilegio, Camille ha avuto accesso a tecnologie atte a modificare per intero il suo corpo così da superare i limiti della mortalità e amplificare enormemente il suo potenziale bellico. Non dovrebbe essere necessario sottolineare che queste nozioni sono assolutamente incompatibili con Arcane, dove la tecnologia hextech è di recentissima invenzione, non ammettendo l’esistenza di decenni di commercio. L’aggiunta di un personaggio come Camille, pertanto, è piuttosto problematica per come il personaggio è descritto in LoL.
Tuttavia, il clan Ferros viene menzionato nella prima metà del secondo episodio di Arcane. Dal momento che personaggi come Jayce hanno subito profonde modifiche alle loro origini familiari (in LoL il clan Talis non esiste e Jayce riceve il patrocinio prima del clan Giopara, al momento mai comparso nella serie netflix, e poi proprio del clan Ferros) e i clan menzionati nella serie animata non coincidono con quelli del videogioco, il fatto che il clan Ferros difficilmente è una scelta casuale. Magari Camille potrebbe comparire con notevoli modifiche alla sua backstory.
Orianna è, invece, un caso particolare. Nella lore di League of Legends, la sua è la storia di una ragazza che, dopo aver contratto una malattia terminale a Zaun, si è vista il corpo progressivamente sostituito da parti meccaniche finché non si è ritrovata interamente meccanizzata e con un cuore di hextech. L’inghippo non è tanto nella backstory del videogioco, quanto nel ciondolo che Singed regge in mano nell’ultimo episodio.
Tutto quel che si lascia intendere è che egli avesse una figlia: non sappiamo se sia viva o morta, ma probabilmente è da qualche rimpianto nei suoi confronti che lo scienziato ha cominciato a sperimentare sulle mutazioni. La bambina che si vede nel ciondolo di Singed, comunque, è estremamente simile proprio a Orianna. Le dinamiche sono difficili da decifrare, sicché le ricerche di Singed non sono compatibili per quel che abbiamo visto con l’hextech, ma la somiglianza è innegabile. Molti speculano che Orianna sia effettivamente la figlia dello scienziato, almeno in Arcane (in LoL i due personaggi non sono collegati).
Bisogna riconoscere, inoltre, che forse proprio il teaser della seconda stagione ha ulteriormente rinforzato quest’ipotesi. Nella colonna sonora, infatti, si può udire la melodia di un carillon. Le cassette armoniche, spesso associate ad una ballerina, erano nell’Ottocento dei giocattoli per bambine di classe agiata. Questo elemento si collega al fatto che Singed è visto nel trailer ancora una volta con in mano il ciondolo con la foto della figlia. Tuttavia, proprio Orianna è, nel suo design, ispirata ad una ballerina da carillon, con tanto di chiave di carica sulla schiena. E questo collegamento avvalorerebbe notevolmente l’ipotesi che Orianna possa effettivamente fare la sua comparsa in Arcane.
Dr. Mundo: possibili effetti permanenti dello shimmer
Lo shimmer non esiste in League of Legends. O, per meglio dire, non viene mai nominato. Vi sono diverse sostanze violacee che potrebbero corrispondere a quella introdotta in Arcane, ma, più o meno intenzionalmente, il videogioco ha sempre glissato sulla nomenclatura. Gli effetti di potenziamento e rigenerazione dello shimmer sono gli stessi registrati su Dr. Mundo. Questi è un personaggio grottesco e comico che sembra quasi un Hulk più stupido e violento. La contestualizzazione di questo campione finisce qui. Aggiungere questo campione, per quel che sappiamo di lui, è piuttosto semplice: è un personaggio basato sulle premesse che gli effetti dello shimmer possano essere resi permanenti. Ma potrebbe risultare come un personaggio piuttosto anti-climatico e dovrebbe sicuramente essere ritoccato. Vale la pena, comunque, di ricordare che una sua aggiunta è una possibilità.
Ziggs: il collega di Heimerdinger e gli yordle
Heimerdinger è probabilmente uno dei punti più critici per la compatibilità dell’universo di League of Legends con Arcane. La linea temporale del videogioco descrive eventi che affondano le loro radici fino a decine di migliaia di anni prima gli eventi contemporanei. Heimerdinger è uno yordle, una creatura immortale di pura magia a metà fra uno gnomo e un animale in grado di viaggiare da una parte all’altra di Runeterra grazie all’uso di portali. Questo è almeno quel che ci viene detto nella lore di LoL.
Ma in Arcane? Heimerdinger è verosimilmente uno fra i più antichi yordle conosciuti visto anche l’aspetto venerando. Ma nella serie afferma in un dialogo con Jayce di avere 307 anni. Potrebbero sembrare tanti, ma questo lo renderebbe più giovane, per esempio, di Poppy, un’altra yordle (dall’aspetto molto più giovanile) che sappiamo avere, per motivi di storia, almeno 700 anni.
Inoltre, Heimerdinger, pur essendo sulla carta un essere di pura magia, è terrorizzato dalla magia e dai suoi effetti e ne parla come qualcosa di pericoloso e incomprensibile. La storia di Arcane stessa lascia intendere che assistere all’uso della magia è un evento davvero raro.
Detto ciò, l’aspetto di Heimerdinger non è troppo dissimile da quello che ha nel videogioco e, pertanto, rimane comunque uno yordle. Non è peraltro l’unico yordle che si vede: anche la proprietaria del bordello della Città Sotterranea e uno dei baroni chimici sono yordle. Magari gli yordle potrebbero venire completamente ricontestualizzati.
Se non altro, si sono anche create le premesse affinché possa comparire un nuovo yordle, Ziggs. In un fumetto, Ziggs è l’assistente di Heimerdinger (che nell’universo di LoL non è mai stato nel congresso di Piltover) e agisce con lui a Zaun, dove devono nascondersi dagli umani. Per una divergenza di opinioni, allontana il collega e comincia a seguire Jinx nelle sue scorribande.
Questa storia a fumetti è oggi considerata non canonica poiché parte da degli assunti non più veri (gli yordle sono temuti dagli umani e usano una magia per apparire a loro come umani a loro volta), ma rimangono rilevanti le interazioni che legano Ziggs a ben due personaggi di Arcane. Heimerdinger si trova adesso a Zaun ospite di Ekko. Non è impossibile che Ziggs possa comparire ed essere preso, magari, sotto l’ala dello scienziato di Piltover.
Personaggi di Noxus: Swain, LeBlanc, Darius e Draven
Con l’inevitabile maggior esplorazione dell’impero di Noxus, non è improbabile che verranno mostrati personaggi della regione. Con l’eccezione di Urgot, tuttavia, non ci sono molti personaggi direttamente connessi alla città-stato del progresso ed è molto difficile fare delle previsioni su chi potrebbe comparire. I più papabili potrebbero essere, pertanto, le figure chiave del governo di Noxus.
Nel corso dell’articolo si è detto che Noxus fosse un impero. Per quanto tecnicamente non sbagliato come assunto, la storia di League of Legends ci descrive un colpo di stato che avviene all’incirca in contemporanea agli eventi di Arcane, per quanto sia difficile capire se si parli degli stessi avvenimenti. Ambessa Medarda si rimette in contatto con la figlia Mel proprio perché preoccupata dai disordini che sembrano star colpendo i piani alti di Noxus. È possibile che siano gli stessi disordini che hanno portato, in LoL, alla morte dell’ultimo imperatore di Noxus e all’instaurazione della cosiddetta Trifarix, un governo di tre in cui ognuno dei leader di Noxus incarna uno dei tre Princìpi della Forza secondo la dottrina noxiana: Potenza, Visione e Astuzia.
A condurre il colpo di stato sarebbe stato JerichoSwain, colui che incarna la Visione, un potente stregone con un braccio demoniaco. Swain è un grande stratega e un eccellente politico. Con le sue capacità è arrivato a sopraffare un demone, del quale sfrutta il potere. I suoi corvi, famigli demoniaci, sono occhi sparsi in ogni angolo dell’impero e nulla sfugge al suo attento sguardo.
LeBlanc è, invece, un personaggio piuttosto controverso. In League of Legends, lei è questo campione dall’aspetto un po’ osé (come molto spesso erano nei primi anni del gioco i personaggi femminili) che è stato ricontestualizzato dalla lore successiva come una delle possibili facce che può assumere. Sostanzialmente, LeBlanc è un’entità dotata di magia esistente da molti secoli la cui vera identità e il cui vero aspetto sono ignoti ai più. Verosimilmente, solo Swain potrebbe conoscerli ed è anche per questo che le ha conferito un posto nella Trifarix come rappresentante dell’Astuzia. Che venga aggiunta così com’è in Arcane è forse improbabile, ma potrebbe comunque venire menzionata come possibile agente caotico all’interno di Noxus o anche comparire sotto mentite spoglie.
C’è poi Darius, generale noxiano dalla grande abilità bellica. La sua storia approfondisce abbastanza molte delle ragioni che lo portano ad agire con la sua fredda spietatezza. Rigido ma integerrimo, è un uomo che ritiene sempre che il fine giustifichi i mezzi e che la debolezza sia un vizio da estirpare. È questo che lo rende un perfetto soldato e un perfetto comandante. Ragion per cui Swain gli ha concesso di essere parte della Trifarix in seguito al colpo di stato. C’è da dire che, per via della posizione di Ambessa nell’esercito noxiano, fra i tre è anche il più semplice da introdurre.
Proprio per la possibilità che Darius faccia la sua comparsa, vale la pena di citare anche suo fratello minore Draven. Questi è, anzitutto, un personaggio iconico di League of Legends, noto per il suo egocentrismo e le sue manie di onnipotenza, nonché per il suo aspetto piacevolmente arrogante. In particolare, Draven è il più celebrato dei gladiatori di Noxus e vive per la fama che la sua carriera sanguinaria gli ha conferito. Con la backstory piuttosto scarna che si ritrova, difficilmente potrebbe ricoprire un ruolo di rilievo. Tuttavia, può sempre darsi che comparirà come cameo al fianco di Darius. O magari cambieranno la sua storia, come spesso fanno in Arcane, per renderlo più interessante.
Jhin: un personaggio ioniano amato dalla community
Per concludere l’articolo, citiamo un ultimo campione di League of Legends, Jhin. Fra i personaggi più improbabili, lui è forse quello che più plausibilmente potrebbe fare una comparsa in Arcane, anche solo come cameo. Jhin è anzitutto un personaggio amatissimo dalla community di LoL, forse il più apprezzato. L’ipotesi che possa apparire nella serie Netflix, invece, si basa esclusivamente sul fatto che è ioniano (e abbiamo visto come Ionia si una regione papabile di apparire nella seconda stagione) e che la sua storia è intrecciata a quella di Piltover & Zaun.
Jhin è un assassino meticoloso e psicopatico che crede che l’omicidio sia arte. In più di un contenuto di League of Legends,Jhin viene visto agire a Piltover. In un filmato, in particolare, lo si vede ingaggiare un combattimento contro Camille. A dire il vero, Jhin è sempre in movimento ed è nella città del progresso solo di passaggio. Ma un’altra nota interessante è che le sue armi sono realizzate a Kashuri, una località ioniana, attraverso il reverse engineering di quelle piltoviane. I collegamenti potenziali ci sarebbero e sarebbe una bella manovra di fan service. Ma fra tutti i personaggi finora citati, questo è senz’altro il più implausibile da vedere comparire in Arcane.
Non ci resta che attendere un vero e proprio trailer e, ovviamente, l’uscita della stagione su Netflix per vedere quante di queste previsioni si saranno effettivamente realizzate.