‘Omen – L’origine del presagio’: un nuovo capitolo della celebre saga

Omen l’origine del presagio,  prequel della celebre saga horror, arriva  in sala. Scopriamo insieme se la debuttante Arkasha Stevenson è riuscita nel dare spolvero alla saga iniziata con Il Presagio, con protagonista un indimenticabile Gregory Peck.

Distribuisce Walt Disney.

Omen. Sinossi, produzione e distribuzione

Quando una giovane donna americana viene mandata a Roma per iniziare una vita al servizio della chiesa, incontra un’oscurità che la porta a mettere in discussione la sua stessa fede e a scoprire una terrificante cospirazione che spera di far nascere l’incarnazione del male.

Omen – L’origine del presagio è prodotto da David S. Goyer e Keith Levine, e distribuito per l’Italia da 20th Century Studios.

Omen. Un horror a…tipico

Esistono film, che tentano di essere altro, una novità, una svolta nel panorama cinematografico ma che poi incappano in cliché e in debolezze che spesso inficiano il risultato finale.

Omen – L’origine del presagio fa parte di questa categoria. Questo non è però un male assoluto:  la voglia di fare qualcosa di diverso rispetto agli standard è sempre ben accetta, ma spesso si rischia di inciampare e Arkasha Stevenson inciampa nella sua opera prima, se non dal punto registico da quello della scrittura.

Scrivere un film horror può sembrare semplice. In realtà ci vuole grande maestria, specialmente se c’è bisogno di dare nuova linfa ad una saga cinematografica iniziata quasi 50 anni fa. Purtroppo Omen – L’origine del presagio non compie nulla di rivoluzionario nonostante delle premesse di livello che includono un cast importante ed un gruppo produttivo con nomi altisonanti come David S. Goyer (la trilogia di Batman di Nolan) o Bob Murawski (premio Oscar al miglior montaggio per The Hurt Locker di Kathryn Bigelow e grande collaboratore di Sam Raimi).

Una scrittura zoppicante

Ciò che spesso passa in secondo piano nei film horror, ma in generale in ogni genere cinematografico, è la scrittura. Se un film è scritto bene tutto diventa più semplice e questo vale ancora di più per un film horror. Costruire la giusta atmosfera, scrivere personaggi ben caratterizzati e ben motivati, è il passo fondamentale per costruire la paura. Omen – L’origine del presagio rimane a metà e non solo nella scrittura. La sceneggiatura, curata dalla stessa Arkasha Stevenson, da Tim Smith e da Keith Thomas, funziona inizialmente, poi si inceppa, poi riparte per poi bloccarsi di nuovo. Alcuni passaggi sono trattati molto bene risultando coinvolgenti, mentre altri sono totalmente superficiali, come se le idee fossero finite. Tutto ciò porta alla totale assenza di un’atmosfera degna di nota, ma, soprattutto, le azioni dei protagonisti sembrano spesso non avere delle reali motivazioni.  Una costruzione molto debole, dunque, dei momenti più importanti della trama.

Un debutto alla regia confortante

Nonostante qualche mancanza in fase di scrittura, il lavoro di Arkasha Stevenson in regia è più che promosso. Omen – L’origine del presagio è un film con una regia molto semplice che presenta però di tanto in tanto spunti interessanti. La giovane regista non si perde in inutili virtuosismi, ma anzi, accompagna lo spettatore molto bene all’interno della storia anche con interessanti movimenti di macchina e con un paio di efficaci citazioni ai film della saga e a Possession (capolavoro del 1981 diretto da Andrzej Żuławski con una Isabelle Adjani in una delle sue migliori interpretazioni e un magistrale Sam Neill).

Altra nota positiva è la recitazione. Il grande cast non delude le aspettative: Bill Nighy, Nell Tiger Free, Ralph Ineson e Sônia Braga sono perfettamente calati nei propri ruoli e risultano essere anche molto credibili nonostante le crepe della sceneggiatura.

In conclusione

Omen – L’origine del presagio è un film confuso, con molte idee che non riescono però quasi mai a completarsi sullo schermo. La scrittura è il punto più debole di tutta la produzione che, grazie al grande cast e ad un buon debutto alla regia, riesce comunque a convincere alla fine delle due ore di durata della pellicola. Omen – L’origine del presagio è un prodotto medio che fa leva sulla saga della quale si pone come prequel (e i cui fan resteranno sicuramente delusi) ma che riesce comunque a garantire un paio d’ore di spensieratezza…con qualche brivido qua e là.