Il nuovo impero dei Titani: l’alleanza tra Kong e Godzilla

Godzilla e Kong – Il Nuovo Impero: Incontro tra Titani

Tre anni dopo l’epica battaglia tra Godzilla e Kong (Godzilla vs. Kong del 2021), Adam Wingard torna a dirigere il sequel della nuova era dei kaiju eiga (letteralmente “film di mostri giganti”): Godzilla e Kong – il Nuovo Impero. Riprendendo il filo da dove era stato interrotto, nel nuovo capitolo del MonsterVerse (prodotto dalla Legendary Pictures e distribuito dalla Warner Bros) troviamo l’organizzazione Monarch a monitorare le attività dei Titani ancora presenti e sparsi sul pianeta, a partire dai due principali, separati in diversi mondi per evitare conflitti di potere: così, mentre Godzilla domina la superficie terrestre, Kong è il re della Terra Cava. Ma un villain inatteso proveniente dalle profondità della Terra Cava, il Mondo Inesplorato, porterà ad una singolare alleanza tra i due nemici storici.

Godzilla e Kong – Il Nuovo Impero: la storia

Se Godzilla appare subito in tutta la sua potenza di fuoco, apparendo e scomparendo nel mondo emerso, lottando contro altri mostri giganti ma tutto sommato poco incisivi, e portando ovunque scompiglio e inevitabile distruzione, Kong sembra un enorme scimmiotto triste, abbandonato in un luogo che fatica a chiamare casa, popolato solo da mostri carnivori. Un lato quasi umano del potente kaiju, che la giovane Jia, che con Kong ha un legame speciale, sente empaticamente a distanza ed in parte condivide, essendo essa stessa l’ultima sopravvissuta della sua gente.

La storia di Godzilla e Kong – Il Nuovo Impero, ha inizio con delle onde misteriose, percepite da Jia (Kaylee Hottle) e dagli strumenti della base Monarch sulla Terra Cava, che porteranno la dottoressa Andrews (Rebecca Hall), Bernie Hayes (Brian Tyree Henry), Trapper (Dan Stevens) e la stessa Jia in missione nella nuova casa di Kong; qui troveranno, oltre alla loro risposte, una civiltà nascosta ed il pericolo rappresentato da un popolo selvaggio di primati  provenienti dal Mondo Inesplorato, guidato dal sadico Scar King. Solo una alleanza tra Titani potrà sconfiggere il nuovo nemico e salvare la Terra.

Il lato umano dei kaiju

In Godzilla e Kong – Il Nuovo Impero, Wingard alterna ritmo ed effetti speciali portentosi (spettacolare il doppio attacco Kong-Godzilla contro Scar King e il titano da lui “addomesticato” con la forza, come guardare in uno specchio la coppia buona contro il doppione cattivo) con un lato più umano, a tratti intimista, soffermandosi sul rapporto tra la dottoressa e la figlia adottiva Jia, sulla civiltà perduta e ritrovata, e donando a Kong un’anima gentile e sensibile più marcata. Persino il gigantesco Godzilla assume a un certo punto l’aspetto di un grazioso micino acciambellato nella sua cuccia prediletta; il fatto che la cuccia in questione sia il Colosseo rende l’idea assolutamente esilarante ed irresistibile.

Ma è l’approfondimento dedicato a Kong, la sua quotidianità nella Terra Cava, l’incontro con il monello “mini-Kong”, uno scimmiotto rossiccio e pestifero ma accattivante, il suo essere leale e protettore dei primati più deboli contro gli abusi di Scar King, la sua intelligenza che si estrinseca in trappole complesse per eliminare i mostri cattivi della Terra Cava e nell’andare a cercare l’aiuto di Godzilla, che più colpisce in questo sequel. Un aspetto inedito dei grandi Titani che porta i kaiju ad un livello superiore e lo spettatore ad empatizzare maggiormente con loro.

Ciliegina sulla torta, il ritorno sullo schermo di un altro kaiju famoso: la falena gigante Mothra, evocata dalla giovane Jia, adorata come divinità, protettrice dell’umanità contro gli altri mostri violenti, che sarà determinante per le sorti della Terra, sia di quella emersa che di quella Cava.