Si dica quel che si vuole sullo scioccante horror appena uscito Immaculate, ma sembra che lo studio che promuove il film conosca il suo pubblico. Il film, diretto e prodotto da Sydney Sweeney, è ambientato in un convento cupo e disgustoso, dove il personaggio di Sweeney si ritrova presto incinta nonostante non abbia mai avuto rapporti sessuali.
Con una premessa del genere, naturalmente, Immaculate sta attirando l’ira delle comunità cristiane e conservatrici. In particolare, la parte finale del film sembra colpire un nervo. Invece di emettere qualsiasi tipo di dichiarazione o scuse, Neon – lo studio dietro al progetto – ha deciso di sfruttare la controversia come parte della sua strategia di marketing.
Durante il weekend dell’uscita del film, diverse reazioni da twitter sono diventate virali nel condannare la natura anti-cristiana del film.
Un tweet particolarmente virale recitava:
“I liberali hanno visto come la folla anti-woke abbracciava Sydney Sweeney come la loro nuova beniamina e subito hanno dovuto infilarla in questo film blasfemo, satanico, femminista, pro-aborto, anti-vita che degrada i cristiani. Questo film degrada anche Maria, madre di Cristo!”
Dopo che un utente ha detto di voler vedere la citazione su una maglietta, l’account ufficiale di Neon ha acconsentito:
Un’altra recensione virale è stata utilizzata per creare un poster che è stato condiviso sui social ufficiali di Neon e Immaculate. “Diabolico, sacrilego, puro male e oltraggiosamente offensivo”, recitava. “È profano e ha un terzo atto che sputa in faccia a tutto ciò che è sacro. Semplicemente… male.”
La didascalia per il post recita: “Il Twitter cristiano ha parlato”. Un post condiviso nelle Storie di Instagram di Neon ha definito il film, “Il più blasfemo che tu abbia mai visto”.
Un altro post mette in evidenza una citazione del film, “Pregate per noi peccatori”, con la didascalia, “Una festa profana e squilibrata di puro terrore.”
Neon sta inoltre producendo e condividendo una serie di video che presenta Sweeney che legge passaggi dalla Bibbia.
Fonte: The Hollywood Reporter