Once in a Summer di Jo Keun-Shik è un film romantico sudcoreano interpretato da Lee Byong-Hun (Joint Security Area, Concrete Utopia) e Soo Ae.
Il Film è stato presentato al Korea Film Festival 2024.
Per un famoso programma televisivo che si occupa di ricercare e riunire persone separate dal tempo, dei giornalisti si avvicinano al Professor Yoon per farsi raccontare la storia del suo primo amore. I dolci ricordi di un’umida estate del 1968 riaffiorano calorosamente sullo schermo.
Once in a Summer, la trama
In uno studio televisivo, si pensa alla prossima storia di affetti persi da raccontare. Una giovane stagista pensa subito al Professor Yoon, suo docente universitario. La proposta di ritrovare il suo primo amore è all’inizio dolorosa per l’anziano Yoon, che poi si abbandona alla speranza di ritrovare la sua amata e ai ricordi della sua gioventù.
L’anno è il 1968 e Yoon Sook-Hyoung è uno studente universitario di Seoul che arriva in un villaggio sperduto con i suoi compagni indipendentisti. Il loro obiettivo è quello di sensibilizzare i cittadini alla coscienza nazionale e all’alfabetizzazione e di aiutarli a sviluppare progetti di miglioramento di vita nella loro piccola realtà. Qui incontra Seo Jung-In, che gestisce la piccola biblioteca cittadina ereditata da suo padre. Tra un dispetto e l’altro i due imparano a conoscersi, secondo una dinamica di tensione romantica macchiata di comicità e innocenza.
Il loro desiderio di rimanere insieme però viene presto stroncato dall’incandescente situazione politica, coinvolti nelle proteste contro la dittatura che regnava sulla Corea del Sud in quegli anni.
Uno sguardo cosciente sulla storia
Once in a Summer fin dall’inizio si pone come una delicata storia d’amore, ma sa anche assumere dei toni seri e addirittura violenti che fanno riflettere molto sul clima politico della fine degli anni ’60. Ha il coraggio di mostrare la violenza della polizia sugli studenti e denuncia fortemente l’ingiustizia che permane fra le autorità del tempo.
Ed è questa ingiustizia che rende i nostri protagonisti deboli e impotenti davanti al loro destino, forzando la loro storia piena di promesse e aspettative positive fino a un esito triste e profondamente realistico. Queste sono storie che la Corea è abituata a raccontare e a sentire e che riflettono il clima della sua storia tormentata.
Un passo nella carriera di Lee Byong-Hun
Il famosissimo attore sud coreano interpreta in questo film una tipologia di ruolo che lo ha aiutato a consolidarsi come uno dei volti preferiti del melodramma e del romance in Corea del Sud. In uno dei suoi primi personaggi da protagonista in un lungometraggio, Lee risulta acerbo se messo a confronto con i suoi ruoli futuri, ma comunque ben capace di rappresentare un prisma variegato di emozioni e sensazioni.
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