SAG-AFTRA
La SAG-AFTRA ha annunciato venerdì che i suoi membri hanno ratificato nuovi contratti triennali per i doppiatori che lavorano negli show televisivi di animazione.
Gli accordi affrontano le stesse preoccupazioni che hanno alimentato lo sciopero dello scorso anno, in particolare l’intelligenza artificiale, che molti attori temono possa sostituire il loro lavoro.
Come nel caso dell’accordo per gli attori in carne e ossa, gli accordi per l’animazione non vietano l’uso dell’intelligenza artificiale. Ma impediscono che le voci degli attori vengano ricreate senza il loro permesso.
Sebbene le condizioni per l’animazione siano in gran parte simili all’accordo che ha posto fine allo sciopero, ci sono un paio di differenze. La SAG-AFTRA ha negoziato un linguaggio che dichiara che i doppiatori dell’animazione devono essere esseri umani, una definizione che non era inclusa nell’accordo TV/Teatro. All’inizio del mese il sindacato ha dichiarato su X:
“Lo abbiamo messo per iscritto. Il termine ‘doppiatori’ include SOLO gli esseri umani nei nuovi accordi sull’animazione televisiva!”.
La mancanza di questa definizione nell’accordo TV/Teatro è stata fonte di controversie durante il processo di ratifica. All’epoca, il direttore esecutivo Duncan Crabtree-Ireland, il principale negoziatore del sindacato, sosteneva che definire gli attori come esseri umani, non sarebbe stata una protezione efficace contro l’uso improprio dell’IA. Lo scorso autunno ha dichiarato:
“Ciò che serve è una protezione effettiva contro ciò che queste aziende potrebbero fare; non serve qualcosa che suona bene, ma che in realtà non vi protegge”.
Nuovi Accordi
Come per l’accordo TV/Teatro, gli accordi per l’animazione prevedono il consenso e il compenso per l’uso di “repliche digitali” per ricreare la voce di un attore. L’accordo non impedisce agli studios di addestrare modelli di intelligenza artificiale su performance passate per creare una voce “sintetica”, a meno che questa voce non assomigli a quella di un doppiatore reale o del suo personaggio.
Gli studios dovranno inoltre ottenere il consenso dell’attore per utilizzare il suo nome in un messaggio per creare una voce sintetica. L’accordo prevede anche che gli studios informino il sindacato ogni volta che viene creata una voce sintetica. Inoltre, il sindacato avrà la possibilità di sostenere che gli attori meritano di essere pagati per il loro contributo, anche se il risultato finale non è simile a loro.
Gli accordi seguono in generale il modello stabilito dall’accordo televisivo/teatrale. Aumenti del 7% dei salari di scala retroattivi al 1° luglio, seguiti da aumenti del 4% e del 3,5% negli anni successivi del contratto. Gli accordi sull’animazione prevedono anche lo stesso “bonus di successo” per gli spettacoli più visti in streaming.
Gli accordi sono stati ratificati con il 95,5% dei consensi, un dato significativamente superiore all’approvazione del 78% dell’accordo TV/Teatro di dicembre.
Fonte: Variety