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‘Tatami’ Una donna in lotta per la libertà La recensione

Guy Nattiv, israeliano, e Zar Amir Ebrahimi, iraniana, scrivono e dirigono il film insieme. E affermano: “Speriamo di aver fatto un film che mostri al mondo che l’umanità e la fratellanza vincono sempre".

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Tatami

Tatami di Guy Nattiv e Zar Amir Ebrahimi esce in sala il 4 aprile, dopo una proiezione in novanta sale, per l’occasione dell’8 marzo. E aver già affascinato il pubblico al festival di Venezia 2023, nella sezione Orizzonti.

Il cast: Arienne Mandi, Zar Amir Ebrahimi, Jaime Ray Newman e Ash Goldeh.

Distribuito da BIM.

Una storia politica, una storia psicologia. Buon cinema, soprattutto

Tatami La trama ufficiale 

Tatami

Arienne Mandi e Zar Amir Ebrahimi: protagonista e co-protagonista di Tatami. Foto ufficiale

Durante i campionati mondiali di judo, la judoka iraniana Leila (Arienne Mandi) e la sua allenatrice Maryam (Zar Amir) ricevono un ultimatum da parte della Repubblica islamica che intima a Leila di fingere un infortunio e perdere la gara. Pena l’essere bollata come traditrice dello Stato. Vedendo minacciata la sua libertà e quella della famiglia, Leila si trova ad affrontare una scelta impossibile.

Tatami Trailer ufficiale

Un capolavoro?

Sulla locandina del film, si legge: Folgorante, Destinato a fare la storia, Capolavoro. Noi non grideremmo al capolavoro, anche se si tratta di un bel film, davvero. Una grande storia di coraggio femminile: ecco, questa sì che è una definizione più appropriata. Una grande storia di coraggio femminile, realizzata al meglio da una coppia insolita di registi. Lui, Guy Nattiv, israeliano, Lei, Zar Amir Ebrahimi, iraniana, per la prima volta insieme. Nella vicenda raccontata (è loro anche la sceneggiatura), la federazione nazionale iraniana vuole che Leila si ritiri presto, prima dell’eventuale match con il suo nemico giurato, Israele, che ha sempre cercato di evitare negli ultimi decenni.

Possa questa collaborazione cinematografica e artistica essere un tributo a quegli artisti e a quegli atleti e a tutte le persone che si battono per guardare al di là della frenesia dell’odio accecante e della reciproca distruzione e che, nonostante tutti gli ostacoli, costruiscono insieme un futuro.

Tatami

Arienne Mandi e Zar Amir Ebrahimi

L’alto prezzo della sfida

Tatami, film di denuncia,  condivide una forte speranza con le persone dei Paesi che rappresenta e di tutto il mondo, attraverso una vicenda personale, che si fa presto collettiva. È una storia espressamente politica e una dramma personale, resi dalla giornata terribile di Leila Hosseini (Arienne Mandi) e della sua allenatrice, Maryam Ghanbari (la stessa regista Zar Amir Ebrahimi).

Di film sportivi, in cui l’atleta, per quanto supportato, si trova nell’ultima gara a sfidare prima di tutto se stesso, ne abbiamo visti tanti. L’eroe, o la squadra, contro difficoltà che sembrano insormontabili, vincono e il lieto fine ripaga della tensione accumulata. Ma qui gli impedimenti sono più forti che altrove. La sceneggiatura, che non è tratta da una precisa storia vera, racchiude però tutte le vicende di altri atleti, atlete soprattutto, di cui il regime iraniano ha bloccato la carriera.

La scelta di Leila e Maryam è più forte di loro e si carica di un’inquietudine intollerabile. Troppo alto il prezzo della rinuncia; altrettanto insormontabile quello della disubbidienza.

La tensione che sale

L’ansia del conflitto è tutta sul volto sudato di Leila, sul corpo che cade e si rialza, sui primissimi piani, sui dettagli di un corpo teso fino quasi a spezzarsi. Nella cornice ancora più claustrofobica per il contrastato bianco e nero di Todd Martin, che non concede nessuna distrazione. E le musiche di Dascha Dauenhauer, che scandiscono le ore cariche di angoscia con un rap orientale di accompagnamento all’azione e alla disperazione. Unità di tempo e di luogo, per questa storia che si allontana dal chiuso degli incontri di judo solo per un altro luogo chiuso: la casa di Leila, dove amici e famiglia fanno il tifo per lei davanti al televisore.

L’intensità della loro gioia per le prime vittorie rende ancora più intollerabile il ricatto che il regime porta avanti con ottusa determinazione, a cui marito, figlio e genitori di Leila sono esposti.

La tensione che sale sempre di più

Tatami

Zar Amir Ebrahimi: regista e interprete nel ruolo di Maaryami

La tensione sale sempre più, simboleggiata dalle manovre degli incontri di judo. Quella dello strangolamento, soprattutto, del soffocamento, che si ripete fino a farci mancare il respiro, finché il volto di Leila appare completamente stravolto, mentre la battaglia interiore opprime e comprime il suo corpo e la sua mente.

E il montaggio di Yuval Orr, disteso appena nell’incipit e nell’epilogo, per il resto si fa, come un thriller, sempre più incalzante. Sia quando è alternato (riprendendo anche la casa di Leila in Iran), sia quando accelera sul tatami e nei corridoi. Dove si gioca il campionato, il futuro di Leila e di Maryam, delle atlete iraniane, delle donne tutte, e anche degli uomini umiliati da qualunque regime assoluto.

Un film misurato e densissimo

Un film secco, essenziale, senza alcuna digressione, nessuna sbavatura, nessun particolare fuori posto, nessun narcisismo narrativo. Le coreografie degli incontri sono perfette, come la restituzione emotiva degli stati d’animo di Leila: paura e rabbia, soprattutto, ma ancora la determinazione a conquistare l’oro desiderato e meritatissimo.

Un film d’azione, con ritmo serrato e non convulso, fatto di conflitti interiori e mai di sovrapposizioni. In cui il dovere morale (vincere per se stessa, per la famiglia, per il Paese) e la tutela degli affetti si scontrano con le leggi umane. E quando le leggi sono sbagliatissime, alcune donne scoprono in loro lo spirito di Antigone che le guida, nella giusta ribellione e nell’affermazione di sé.

I dialoghi sono in inglese e in farsi. Se ne consiglia, come sempre, la versione originale.

‘Tatami’ in sala in anteprima – Taxidrivers.it

‘Tatami’ Un thriller per raccontare l’Iran degli atleti – Taxidrivers.it

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Tatami

  • Anno: 2023
  • Durata: 105 minuti
  • Distribuzione: BIM Distribuzione
  • Genere: drammatico
  • Nazionalita: Georgia, USA
  • Regia: Guy Nattiv, Zar Amir Ebrahimi
  • Data di uscita: 04-April-2024