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‘Adolfo’ Il promettente esordio di Sofia Auza

La realtà rivista attraverso un sogno

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Adolfo

Adolfo, il primo lungometraggio diretto dalla regista messicana Sofia Auza, vincitore del premio Orso di Cristallo per il miglior film a Berlino, è disponibile su RAI Play.

La realtà rivista attraverso un sogno.

“Adolfo”: la trama

Momo e Hugo si incontrano alla fermata di bus che non passerà per tutta la notte. Decidono così di andare insieme a una festa e poi in giro per la città. Hugo si porta sempre dietro un cactus, Adolfo, che era di suo padre, appena morto. Momo è appena uscita da una comunità di recupero. I due ragazzi si confidano e cercano di farsi forza a vicenda mentre cercano una nuova casa per Adolfo.

Un’opera prima ben riuscita

La regista e sceneggiatrice Sofia Auza fa il suo debutto alla regia con un’opera che fa ben sperare per il proseguo della sua carriera da cineasta. Adolfo è, senza ombra di dubbio, un film riuscito, capace di trasfigurare la vita reale, per mostrare la bellezza e la poesia di ogni esistenza.

Il lungometraggio si è fatto apprezzare in vari festival. Non solo ha ricevuto l’Orso di Cristallo a Berlino, ma si è fatto valere anche al Seattle International Film Festival e alla Stockholm International Film Festival, dove ha ottenuto il Cavallo di bronzo. Al Guadalajara international Film Festival, invece, Rocio de la Manana, l’interprete di Momo, ha vinto il premio come Miglior attrice in un film messicano. Premi e riconoscimenti meritati per un film intenso, poetico, ma mai serioso.

Hugo (Juan Daniel Garcia Trevino) deve raggiungere il funerale del padre, ma l’ultimo autobus è appena partito. Dall’altra parte della strada, c’è Momo (Rocio De La Manana) che aspetta un tassì per andare a una festa in maschera. Due vite, anzi, tre vite, che si incrociano, perché Hugo ha con sé Adolfo, il piccolo cactus regalatogli dal padre.

Adolfo, la notte che cambia la vita di due ragazzi

Un occhio onirico avvolto nella magia

Piantato in una manciata di terriccio in un piccolo vasetto, stretto nelle mani di Hugo, Adolfo necessità di una nuova casa. È questa la missione da portare a termine. Ma la notte è appena iniziata e allora c’è il tempo di andare insieme a una festa, visto che il prossimo autobus non passerà prima dell’indomani.

Una notte trascorsa in spensieratezza da due ragazzi, resa dalla regista messicana attraverso un occhio onirico, avvolto dalla magia. Lo spazio e il tempo perdono i reali contorni. L’iniziale distanza tra i due protagonisti si annulla immediatamente, in un campo e controcampo, mentre si lanciano un accendino. Hugo e Momo si muovano nella notte, come se si muovessero in un acquario, galleggiano in un sogno vissuto insieme. La realtà è però lì con loro e non è facile essere felici. Hugo ha perso il padre, e Momo è appena uscita da una comunità. Tutto ciò viene trasfigurato in una vicenda raccontata in una successione di quadri irreali, che sconfinano con l’astrattismo, dove sembra mancare la forza di gravità.

Adolfo”: dal 9 marzo, in esclusiva su RaiPlay, il film d'esordio della regista Sofía Auza – Ottiche Parallele magazine

“Adolfo” il cactus

In questo viaggio visionario il piccolo cactus, Adolfo, diventa un’allegoria. Non più una semplice pianta ornamentale, ma una vera esistenza, capace di parlare e ascoltare, passeggiare al sole e ascoltare musica, proprio come noi umani. Con un fusto rinsecchito e i suoi due tronchi rivolti verso l’alto, sembra chiedere un abbraccio, mentre Hugo e Momo cercano una nuova casa per lui.

Ecco, però, l’arrivo del giorno. La notte, piano piano, svanisce, la luce sostituisce il buio e gli uccelli iniziano a cantare. Ma c’è il tempo per un’ultima tappa, un ultimo quadro che sembra riportare i due protagonisti alla realtà.

Sofia Auza non abbandona il suo stile visionario e surreale e allora una radio, appartenuta alla madre di Momo, diventa un apparecchio magico, capace di mettere in contatto Hugo con suo padre, oramai lontano, probabilmente perso per sempre, perché le parole formano un nodo alla gola che non fa uscire nulla. Adolfo, con il suo finale, conferma di essere un sogno nato dalla fantasia e dal vissuto dei suoi due giovani protagonisti, che si conclude con un abbraccio, luogo ideale in cui vivere. La regista messicana mostra un viaggio onirico, per raccontare una vicenda semplice, ma allo stesso tempo ricca di significati e riferimenti alla vita reale, dimostrando di avere talento da vendere come regista e sceneggiatrice, dirigendo e scrivendo un film mai banale.

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Adolfo

  • Anno: 2023
  • Durata: 63 minuti
  • Distribuzione: Raiplay
  • Genere: Commedia
  • Nazionalita: Messico - Usa
  • Regia: Sofia Auza