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Anticipazioni

Il BBFC aggiornerà le sue linee guida di classificazione per età

I dati raccolti evidenziano cambiamenti rispetto al 2019, con le preoccupazioni su suicidio e autolesionismo che superano quelle di violenza, sesso e uso di droghe.

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BBFC Famiglia UK

Il British Board of Film Classification (BBFC) ha recentemente sottoposto il suo più grande sondaggio pubblico di sempre. Con i risultati ricavati, ha aggiornato le sue linee guida sulla età consigliate. D’ora in avanti, le classificazioni per età terranno in sempre maggiore considerazione i cambiamenti d’opinione del pubblico, con attenzione particolare alla rappresentazione su schermo di violenza, sesso e uso di droghe. BBFC Age Rating linee guida

I risultati del sondaggio del BBFC nel 2023 e il confronto con il 2019

Durante il 2023, il BBFC ha raccolto le opinioni di 12.000 persone in tutto il Regno Unito per comprendere a cosa dà maggiore importanza il pubblico in merito alla classificazione. Si è evinto che le persone sono particolarmente preoccupate in maniera trasversale all’età dai contenuti di violenza. Viste simili preoccupazioni, il BBFC si è così espresso:

“Potrebbe essere necessario alzare le età consigliate per violenza in tutte le classificazioni d’età, specialmente all’occorrenza di scene particolarmente intense o gravi.”

Nel 2019, la BBFC aveva condotto un altro studio di ricerca. Il confronto con i risultati precedenti ha fatto emergere che certe preoccupazioni sono rimaste invariate, laddove altre sono invece salite in classifica.

“Allora, come ora, la violenza sessuale era la maggiore fonte di preoccupazione per il pubblico britannico. Tuttavia, dal 2019 il suicidio e l’autolesionismo sono diventati la seconda maggiore fonte di preoccupazione, superando le categorie di sesso, violenza e uso di droghe. Le persone hanno apertamente richiesto di essere avvertite sulla presenza di questo tipo di contenuti, e il BBFC continuerà a mettere in evidenza suicidio e autolesionismo nei propri avvisi sui contenuti”.

BBFC Famiglia UK

Droga, Sesso e Linguaggio scurrile: considerazioni sui dati raccolti

Il consenso generale riguardo i contenuti che mostrino uso di droghe rimane quello di classificarne la presenza per tutte le categorie di età. Tuttavia, sembrerebbe essersi attenuata la preoccupazione verso l’uso di cannabis e l’abuso di solventi (l’inalazione di sostanze chimiche per “sballarsi”) rispetto al 2019. Premesso che simili contenuti non siano “dettagliati, glorificati o frequenti”. Comunque, visto anche che le attuali politiche nei confronti dell’abuso di solventi sono considerate eccessive, il BBFC prenderà decisioni meno restrittive verso questo genere di contenuti, pur mantenendo inalterate quelle riguardanti le altre droghe.

Per quanto riguarda, invece, le scene di sesso, gli intervistati chiedono maggiori precauzioni per le età minime di 12 e 15 anni. In particolare, pare abbiano suscitato preoccupazioni le linee guida del 2019 per i 12 anni sui livelli di dettaglio sessuale, nudità e durata delle scene di sesso. Sembra, invece, che al di sopra di quelle fasce di età, il pubblico accolga favorevolmente una maggiore permissività, specialmente in contesti comici.

Il sondaggio del 2023 ha, inoltre, evidenziato emergenti preoccupazioni sul linguaggio scurrile. L’attenzione è rivolta in particolare alla terminologia misogina sessualmente connotata. I genitori sarebbero preoccupati che i figli possano sentire determinate parolacce e ripeterle. Il BBFC ha, pertanto, concluso che potrebbero essere necessaria un’elevazione delle età consigliate.

Sex Education

Le dichiarazioni dei rappresentati del BBFC e di Netflix

Si sono espressi in merito al sondaggio varie personalità.

La presidente del BBFC Natasha Kaplinsky ha così commentato.

“Ci impegnamo per garantire che il nostro operato sia responsivo al mondo in continua evoluzione che ci circonda. Dall’ultima volta che abbiamo chiesto al Paese quali fossero i loro pensieri riguardo i nostri standard, la società è cambiata e così hanno fatto le opinioni.”

Anche l’amministratore delegato David Austin è intervenuto.

“L’efficacia di quel che facciamo dipende interamente dalla fiducia. Per assicurarci quella fiducia e comprendere affidabilmente i pensieri e le percezioni del pubblico, noi chiediamo direttamente a loro.”

La piattaforma di streaming Netflix è ovviamente stata coinvolta dalla questione delle classificazioni d’età, anche per la presenza sulla stessa di show notoriamente espliciti come Sex Education. Benjamin King, direttore senior presso la public policy – U.K. & Ireland di Netflix:

“I nostri membri sono la nostra priorità numero uno e come primo servizio di streaming ad aver volontariamente importato le classificazioni per età sul 100% del nostro catalogo siamo orgogliosi che essi possano scegliere i propri show in maniera sicura, consapevoli che tutto è classificato secondo standard affidabili che riflettono le aspettative del pubblico britannico.”

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