George Lucas, l’acclamato regista e creatore di Star Wars , Indiana Jones e American Graffiti, si è unito alla battaglia legale della Disney contro gli investitori attivisti, offrendo il suo solido sostegno alla società e al suo CEO, Bob Iger.
In una dichiarazione rilasciata martedì mattina, Lucas ha espresso la sua fiducia nella società e ha sottolineato l’importanza della leadership di Iger nel mantenere viva la magia del marchio.
Creare magia non è cosa da dilettanti
Queste sono state le parole del regista a sostegno del Consiglio di amministrazione della Disney nella lunga lotta per procura che vede coinvolta la compagnia e Iger.
George Lucas a sostegno di Iger
George Lucas ha poi dichiarato di essere stato felice quando ha venduto la sua Lucasfilm poco più di dieci anni fa proprio alla Disney, sia per la profonda stima e ammirazione nei confronti del marchio iconico, ma anche per la leadership di Bob Iger.
Quando è tornato di recente in un momento difficile, mi sono sentito sollevato. Nessuno conosce la Disney meglio, Resto un azionista significativo perché ho piena fiducia nel potere della Disney e nell’esperienza di Bob nel generare valore a lungo termine. Ho votato tutte le mie azioni a favore dei 12 direttori della Disney e invito gli altri azionisti a fare lo stesso
Il sostegno di George Lucas, alla famiglia di Walt e Roy Disney, non è da poco considerato l’alto profilo del regista creatore di opere che sono diventate pietre miliari della Storia del Cinema e che hanno contribuito a rivoluzionare il panorama cinematografico e mediale degli ultimi decenni.
La lotta per procura contro la Disney
La Disney nell’ultimo periodo è impegnata nella lotta per procura contro due imprenditori attivisti, Nelson Peltz e Blackwells Capital. In particolare, Peltz ha miliardi di dollari in azioni promesse da Ike Perlmutter che, come George Lucas, ha deciso di vendere la Marvel alla Disney, per 4 miliardi di dollari, diventando uno dei principali azionisti della compagnia. Non è chiaro quante azioni Disney possieda Lucas, ma a quanto pare anche la Lucasfilm è stata acquisita per 4 miliardi di dollari, mentre l’accordo includeva circa 1,8 miliardi di dollari in azioni.
Perlmutter è rimasto alla Disney fino al momento del suo licenziamento, lo scorso anno ma appoggia Peltz e la Trian Group rivendicando un elendo di lamentele da parte del management, della strategia, del prezzo delle azioni e della responsabilità del Consiglio di amministrazione che, a suo avviso, potrebbero essere risolte se i suoi candidati alla direzione – lo stesso Peltz e l’ex dirigente della Disney Jay Rasulo – salissero al consiglio.
La Disney ha reagito in modo molto duro contro le accuse degli attivisti, non solo delineando un piano strategico per colpire i vertici dell’azienda, ma accusandoli di fare ciò non per il bene della Disney, ma solo per interessi personali.