Peter Weir è il notissimo regista di numerosi film di successo degli ultimi cinquant’anni. Fra i tanti, capolavori come The Truman Show e L’attimo fuggente, che si sono spesso affermati come molto più che semplici successi commerciali, raggiungendo un livello artistico ampiamento riconosciuto.
Il silenzio di Peter Weir
Pur avendo così ampiamente contribuito all’industria cinematografica con importantissime pietre miliari, il regista non ha più partecipato alla produzione di un film dal 2010. In quell’anno, usciva The Way Back, l’ultimo film cui lui si sia mai prestato come regista.
Molti fan hanno a lungo sperato che potesse tornare a dirigere un film. Magari avrebbe potuto prendere in mano le redini dell’improbabile progetto del sequel di Master & Commander – Sfida ai confini del mare. Ma adesso è ufficiale che Peter Weir abbia ufficialmente lasciato le produzioni cinematografiche.
L’intervento al Festival de la Cinémathèque
Peter Weir ha recentemente fatto la sua comparsa a Parigi, al Festival de la Cinémathèque, dove è intervenuto togliendo ogni dubbio in merito alla sua pausa. Pausa che va avanti ormai da 14 anni e che viene confermata essere un definitivo abbandono del mondo del cinema.
“Sono in pensione. Perché ho smesso di fare cinema? Perché, semplicemente, non ho più energie”
Queste le parole del 79enne Peter Weir, che nel 2023 si è visto riconosciuto un Oscar alla carriera.
Il commento di Ethan Hawke in merito all’inattività del regista
L’attore Ethan Hawke, che ha interpretato il ruolo di Todd Anderson ne L’attimo fuggente, ha commentato in un’intervista del 2022 con IndieWire l’inattività di Peter Weir.
“Penso che abbia perso interesse nei film. Lui adorava quel lavoro finché non si è ritrovato ad avere a che fare con attori che gli hanno dato del filo da torcere. Russell Crowe e Johnny Depp lo hanno distrutto. È un individuo così raro di questi tempi, un artista popolare. Fa film di successo commerciale che sono artistici. Per avere il budget per poter fare film come The Truman Show o Master & Commander, hai bisogno di un Jim Carrey o di un Russell Crowe. Penso che Harrison Ford e Gerard Depardieu fossero attori più nelle sue corde. Loro erano attori che andavano d’accordo con i registri e che non si percepivano importanti.”
L’ipotesi di Hawke è, dunque, che Weir abbia perso il suo amore per la regia nel momento in cui produzioni ad alto budget lo hanno costretto a lavorare con attori famosi che tentavano di imporre le loro idee sulle sue.
Quali che siano le ragioni, è comunque giusto riconoscere al regista i suoi meriti e accettare la sua decisione. A volte, per un regista del calibro di Weir arriva anche il momento di mettere la parola fine alla sua carriera. E questo senza nulla togliere all’eccezionale importanza che il suo lavoro ha avuto per il cinema e per noi tutti.