The Motel Life – Festival Internazionale del Film di Roma (Concorso)
Frank e Jerry Lee sono rimasti orfani da piccoli. Prima di morire, la madre ha chiesto loro solo una cosa, di restare uniti. Il primo ha perso un amore ma ha un talento per inventare storie che fanno sognare il fratello, il secondo invece ha perso una gamba e ha talento per il disegno. Nemmeno quando Jerry Lee finisce ricercato dalla polizia a causa di un terribile incidente Frank pensa mai di abbandonarlo: compra un’auto e si sposta con lui da motel a motel.
Tra le distese desertiche che circondano la città di Reno in Nevada, si sviluppa la storia di The Motel Life, ultimo film in concorso alla settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma e opera prima dei fratelli Alan e Gabe Polsky. Tratto da un romanzo off di Willy Vlautin, The Motel Life, racconta con assoluta semplicità la storia di due fratelli, Frank e Jerry Lee, rispettivamente interpretati dai bravi, Emile Hirsch e Stephen Dorff, i quali, rimasti prematuramente orfani, si supportano a vicenda, tentando di arrangiarsi come possono, alla ricerca di una vita normale. Le difficoltà che entrambi incontrano, sono molte e, la maggior parte di esse, sono causate dal fratello maggiore Jerry Lee, già colpito da una menomazione e costretto a vivere senza una gamba a causa di un incidente. Lui ha il maledetto talento di mettersi costantemente in mezzo a guai seri, affondando di riflesso anche il fratello minore. Frank, nonostante riconosca il problema, non abbandona mai Jerry, piuttosto lo difende e lo conforta raccontandogli storie di una fenomenale creatività, supportate da una serie di originali illustrazioni animate. Tali fantasie sono necessarie ogni volta che qualcosa della loro vita va storto; così si rifugiano nella fantasia sfrenata dei racconti di Frank, che vedono sempre i due fratelli come protagonisti di storie ambientate in scenari meravigliosi.
The Motel Life, altro esempio che il cinema indie americano regala al festival di Roma, insieme a A Glimpse inside the mind ofCharles III di Roman Coppola, racconta dunque la storia di un legame indissolubile tra due fratelli, che fin da adolescenti, hanno dovuto lottare ogni giorno per se stessi, difendendosi e spalleggiandosi l’un l’altro, ed infine rifugiandosi nelle illusioni delle storie di Frank, le quali testimoniano l’evidente e comune desiderio di fuggire dalla misera realtà che sono costretti inesorabilmente a vivere.
Con una colonna sonora di tutto rispetto, composta da Bob Dylan& Johnny Cash, Jonathan Clay, The Kills, e un cast eccezionale grazie all’interpretazione, oltre che dei due protagonisti, di Dakota Fanning e Kris Kristofferson, i fratelli Polsky, realizzano un buon film, ma di certo non un capolavoro. La storia d’amore dei due fratelli funziona ma non emoziona e nonostante lo splendido impianto visivo, la fotografia, le illustrazioni animate, la musica e l’interpretazione di un cast d’eccezione, The Motel Life, è un film che non lascia il segno, ma che può ambire alla vittoria del Marc’Aurelio, data la povertà di capolavori di questa settima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma.