Il sottosegretario alla Cultura, Gianmarco Mazzi, durante lo svolgimento del programma radiofonico Non Stop News, su Rtl 102.5 si espresso sul tema dei finanziamenti pubblici destinati all’industria:
Il codice dello spettacolo è un provvedimento normativo di grande importanza voluto da tutto il Parlamento. Attualmente siamo in fase avanzata di redazione e ci siamo posti come obiettivo la sua pubblicazione entro il 18 agosto, con la speranza di concludere i lavori entro la fine di luglio.
Mazzi,inoltre, ha affermato che dal 19 marzo, saranno previste al ministero delle Cultura, quattro giornate di discussione dedicate alle scelte politiche inerenti ai finanziamenti:
“Sarà un codice che provocherà qualche scossone, perché dobbiamo prepararci ad una rimodulazione dei finanziamenti pubblici. Ad esempio, attualmente c’è una grande disparità nei finanziamenti tra settori come il cinema e l’audiovisivo, che ricevono circa 750 milioni di euro all’anno, e altri settori come il teatro e la musica, che insieme ricevono 420 milioni di euro. Questa disparità è eccessiva, specialmente considerando che molti film finanziati non raggiungono un pubblico significativo e non corrisponde neppure un livello occupazionale adeguato a questo tipo di disparità.
L’esempio di C’è ancora domani
Successivamente il sottosegretario ha proseguito il ragionamento citando alcuni titoli e tirando alcune somme:
Cito due titoli: ‘Uomo di fumo’, che polemicamente definirei come un produttore di fumo solo in termini di risorse, e ‘Prima di andare via’. È interessante notare che entrambi i film hanno ricevuto finanziamenti per un totale di 2 milioni di euro, ma hanno avuto un pubblico molto limitato, rispettivamente 128 e 27 spettatori al cinema. Questo dimostra che vengono prodotti numerosi film che nessuno vede. Vogliamo quindi concentrare i finanziamenti su produzioni di qualità, come dimostrato dal successo di opere come quella di Paola Cortellesi”.
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Gianmarco Mazzi
Uomo politico italiano (n. Verona 1960). Laureato in giurisprudenza, manager del settore artistico, ha lavorato come autore televisivo ed esperto di comunicazione, è stato tra i promotori della Nazionale Cantanti e ha organizzato diversi eventi musicali di livello internazionale. Più volte direttore artistico del Festival di Sanremo, ruolo ricoperto anche, insieme a quello di amministratore delegato, dal 2017 al 2022 della società che all’Arena di Verona gestisce le attività televisive e live all’Anfiteatro. Nel 2022 è stato eletto alla Camera dei deputati nelle fila di Fratelli d’Italia e dallo stesso anno è Sottosegretario di Stato al Ministero della Cultura del governo Meloni.
(fonte: Enciclopedia Treccani)