A partire dal 7 marzo è disponibile su Netflix la miniserie tedesca Das Signal – Segnali dallo Spazio, una fusione avvincente di thriller e fantascienza ideata, sceneggiata e diretta da Sebastian Hilger.
Das Signal- Segnali dallo spazio: trama e cast
Gli astronauti Paula Groth e Hadi Hiraj vengono inviati verso la Stazione Spaziale Internazionale per una missione top secret finanziata dalla misteriosa miliardaria Benisha Mudhi. Durante il soggiorno nello spazio, Paula intercetta un segnale, di cui però non riesce a ritracciare l’origine. Tuttavia, al suo ritorno sulla Terra, Paula scompare misteriosamente durante il volo di rientro a casa. Le circostanze poco chiare attorno alla sua scomparsa mettono in moto una ricerca da parte del marito Sven e della figlia Carlotta, soprannominata Charlie, per scoprire la verità dietro gli eventi.
Il cast è composto da: Peri Baumeister (Paula Groth), Hadi Khanjanpour (Hadi Hiraj), Sheeba Chaddha (Benisha Mudhi), Florian David Fitz (Sven) e Yuna Bennett (Charlie).
La recensione di Das Signal-Segnali dallo spazio
La miniserie Das Signal – Segnali dallo Spazio, composta da quattro episodi, si distingue per la sua articolata narrazione che si sviluppa su due linee temporali parallele: una nello spazio, seguendo le vicende di Paula prima dell’incidente, e l’altra sulla Terra, concentrandosi su Sven e Charlie dopo l’evento drammatico. Questa struttura ben congegnata aggiunge profondità e suspense alla trama, coinvolgendo in entrambi i mondi.
La serie è particolarmente efficace nel catturare l’attenzione dello spettatore, proprio grazie a questa duplice narrazione che riesce a consegnarci una prospettiva dettagliata dei personaggi. Ciò consente di comprendere appieno le emozioni e le sfide affrontate dai protagonisti, creando un legame empatico con loro.
In particolare, il rapporto tra Sven e Charlie è un punto di forza della serie, riuscendo a trasmettere in modo autentico la complessità delle intese familiari e l’amore incondizionato tra padre e figlia. Questo elemento aggiunge un ulteriore strato emotivo alla storia.

Rapporti umani (e non)…
La serie esplora in modo profondo e avvincente i rapporti umani, concentrandosi sia sulle dinamiche interpersonali tra i personaggi principali, sia sulle interazioni più ampie tra individui e società.
Paula si impegna intensamente nel rintracciare l’origine del segnale intercettato, convinta che possa rappresentare una scoperta epocale e potenzialmente influenzare il destino dell’umanità, aprendo la possibilità di un contatto con forme di vita aliene. Tuttavia, non tutti condividono la sua visione ottimistica, e molti vedono questa possibilità come una minaccia.
Attraverso la trama avvincente e ricca di suspense, la serie invita a riflettere sui dilemmi morali e sulle implicazioni etiche legate alla ricerca scientifica e all’interazione con l’ignoto. Offre così uno spaccato del conflitto tra speranza e timore di fronte alle sfide che il futuro potrebbe riservare all’umanità.
Le influenze di Das Signal- Segnali dallo spazio
La serie offre un’esperienza visiva arricchita da numerosi riferimenti a capolavori del genere, Interstellar prima di tutti. Oltre alle tematiche condivise, presenta suggestivi richiami visivi e scene che richiamano il film di Christopher Nolan. Un esempio significativo è la scena in cui Sven e Charlie fuggono attraverso un campo di grano, evocando immediatamente l’iconica sequenza di Interstellar in cui Cooper attraversa un campo di grano con la sua auto. Questi omaggi non solo arricchiscono il contesto visivo della serie, ma offrono anche una connessione emotiva con opere cinematografiche amate.

Conclusioni
In conclusione, Das Signal – Segnali dallo Spazio si rivela una miniserie coinvolgente e stimolante che mescola sapientemente elementi di thriller e fantascienza, con ottime performance attoriali. Nel complesso, si distingue come una produzione di qualità che merita di essere vista da chiunque sia appassionato di thriller e di esplorazioni spaziali.
Qui le altre novità di Marzo su Netflix