Monuments Men è un film del 2014 scritto, diretto e interpretato da George Clooney. La pellicola è la trasposizione dell’omonimo libro scritto da Robert Edsel, che a sua volta racconta la vera storia dei cosiddetti Monuments Men, un gruppo di professori, storici dell’arte, architetti e direttori di musei che operarono durante la Seconda Guerra Mondiale per proteggere i beni culturali e le opere d’arte che rischiavano di essere distrutte (o trafugate dai nazisti) nelle zone di guerra.
Il film è disponibile dal 7 Marzo su Netflix.
Monuments Men. La trama
L’esercito americano, su ordine del Presidente degli Stati Uniti e per suggerimento dell’esperto d’arte Frank Stokes, raduna un gruppo di studiosi d’arte, architetti e curatori di musei, affinché vadano in Germania a recuperare tutte le opere d’arte trafugate dai nazisti durante le incursioni nei paesi europei. Si tratta dei Monuments Men, un improbabile e impavido plotone pronto a sacrificarsi per la salvaguardia dell’arte mondiale. Tra scoperte sensazionali e pericoli sempre in agguato, il gruppo di esperti non esiterà a usare tutta l’astuzia e a rischiare la propria vita per mettere in salvo e restituire sculture, statue, dipinti, tele e ogni sorta di opera d’arte.

Il cast di Monument Men
Il cast di Monuments Men è piuttosto ricco: tra i protagonisti troviamo George Clooney, Matt Damon, John Goodman, Bill Murray, Jean Dujardin, Hugh Bonneville, Bob Balaban, Dimitri Leonidas e Cate Blanchett.
I Monuments Men hanno un’ottima alchimia tra loro e, tra momenti drammatici e ironici, riescono ad appassionare lo spettatore. La prima parte funziona particolarmente bene, mostrandoci la presentazione di ogni protagonista, il reclutamento, l’addestramento militare e la divisione dei vari incarichi. Il film avrebbe potuto approfondire maggiormente meglio la storia di ogni personaggio e alcune dinamiche tra loro. Si ha la sensazione che sia lasciato tutto un po’ in superficie. Il cast comunque è affiatato ed è interessante seguire le vicende di questi personaggi che si ritrovano nel bel mezzo della vita militare (essi stessi si definiscono dei semplici “osservatori di guerra”).
I temi
Monuments Men ha il grande pregio di raccontare al pubblico una storia poco conosciuta relativa alla Seconda Guerra Mondiale. Una storia dove l’arte ha guidato una missione di uomini coraggiosi, intenti a preservare il patrimonio culturale dell’umanità. Clooney rimarca, non senza qualche momento retorico di troppo, l’importanza di combattere per l’arte e la cultura, in modo da tutelare il ricordo e il valore umano infuso in queste opere. “Le grandi opere d’arte non possono appartenere mai ad un solo individuo”, dice ad un certo punto il personaggio di Frank Stokes. Non si tratta infatti solo di salvare queste opere dalla distruzione, ma anche dalla brama dei nazisti di trafugarle per le proprie collezioni private. L’arte è per tutti e merita di essere un privilegio collettivo. In questo senso, Monuments Men è un grande inno all’arte, alla cultura e al nostro patrimonio storico.

Nonostante la sceneggiatura potesse essere resa più avvincente e meno superficiale in certi aspetti, Monuments Men è un buon film che racconta un frammento di storia affascinante e poco conosciuto. La ricostruzione storica è ottima e il film vanta delle interpretazioni di livello e un buon equilibrio tra dramma e comicità che rende piacevole la visione.