Sabato 10 novembre, presso il nuovo Fusolab, appena riaperto in Zona Alessandrino (Viale della Bella Villa 94), la redazione di Taxi Drivers, in collaborazione con il Fusolab, inaugura il cineforum Schermi Ribelli, dedicato alla visione di film e cortometraggi indipendenti e underground.
Ingresso con sottoscrizione.
Taxidrivers presenta
“SCHERMI RIBELLI”
Cineforum indipendente
Ore 20.00 Proiezione “OMBRE” di Emanuele Pica – 15’ – 2011
(cortometraggio con Vinicio Marchioni)
Ombre è un thriller psicologico che vede Angelo, un commerciante in crisi, essere ossessionato dalla figura di Mario, strano personaggio che sembra seguirlo ovunque vada
Ore 20.30 Proiezione “MAMMA DAMMI LA BENZA” di Angelo Rastelli – 85’ – 2005 (Premio MEI 2005 miglior documentario musicale)
Mamma dammi la benza racconta quell’irripetibile momento di appropriazione di uno slancio culturale proveniente dal fermento della Londra del 1977. Il punk tricolore è stato senza dubbio frutto del modello angloamericano ma meno tragico e nichilista, più irriverente, e in alcuni casi buffonesco, situazionista, demenziale e addirittura folle. Il film si sofferma anche sulle realtà romana e torinese. A parlare sono i protagonisti dell’epoca. Tra questi: Glezos, Ruggeri, Tony “Face” Bacciocchi dei Not Moving, Steno dei Nabat, Johnson Righeira, Plastic Girl degli HitlerSS, Helena Velena dei Raf Punk e Attack Punk. Non mancano alcuni osservatori e appassionati del fenomeno quali Federico Guglielmi, Claudio Sorge e Red Ronnie.
A seguire
guest star HELENA VELENA
Performance di poesie punk
Helena Velena: Guerrigliera Psychedelica a Radio Alice, punk anarchica crassiana nei RAF PUNK, fonda la Multimedia Attack producendo più di 80 dischi dai CCCP agli Extrema. Muta poi gender ricreando/si in cyberspazio & promuovendo il transgender come anarcoteoria della disidentità contro il buonismo imperante lgbtxyz. Pubblica saggistica a frotte scrivendo dal sex ai comics passando per la fringe culture, conferenziando pur molto in giro. Canta & urla free jazz, electronic pop & poesia sonora, e deturna tutti i processi comunicativi che le capitano a tiro, invadendo anche le airwaves con “Che Guevara era uno stronzo!”