Il terzo giorno del festival, addentrandosi nel fine settimana, adotta un atmosfera di allegria e spensieratezza, e le proiezioni diventano sempre più interessanti. Il pomeriggio una rassegna di corti molto hard core dal titolo Female Porn, in cui la pornografia viene vista con un occhio post-femminista. La sera, un lungometraggio e un corto piuttosto forti, non nel senso della pornografia, ma per le tematiche che vanno a toccare. Il corto del torinese Alberto Viavattene, Morgue Street, si ispira alla lontana all’opera omonima di Edgard Allan Poe e mette in campo una situazione a tratti grottesca, con due ragazze tossicodipendenti e prostitute che hanno a che fare con un uomo rozzo e un gorilla che sembra avere una particolare affinità con l’uomo. Un corto intenso, che colpisce a livello emozionale, con la bravissima e bellissima Desiree Giorgetti che ci regala un’interpretazione di rara intensità. Delusione invece per il lungometraggio The Bunny Game, un film violento e con torture fine a se stesse, ripetute in un loop che diventa insopportabile. Non ci scandalizziamo di fronte a torture e violenza, anche perché è finzione, ma di fronte alla noia più becera è meglio fuggire! Workshop per il perfetto bondage e interviste a porno produttori erano in programma all’interno del folto programma. Nella giornata di sabato invece il party principale del festival presso un noto locale di Berlino, con concorso di Burlesque amatoriale!
Davide Casale