Roma, 1 Marzo – Due giorni dedicati ai documentari Nastri d’Argento 2024 al Cinema Barberini: lunedì 4 e martedì 5 marzo si svolgerà una rassegna dedicata ai documentari premiati dai Giornalisti Cinematografici Italiani (SNGCI). Un’occasione unica per vedere o rivedere sul grande schermo una selezione di alcuni fra i più interessanti Documentari dell’anno vincitori e finalisti dei Nastri d’Argento, presentati in sala, con i giornalisti che li hanno scelti, anche dagli autori.
È un evento davvero speciale con il quale il Cinema Barberini, che ha recentemente ospitato la premiazione dei Nastri d’Argento Documentari 2024 con un ricco parterre di autori, registi e protagonisti e un’ampia rappresentanza dell’industria cinematografica, si conferma uno spazio aperto anche al dibattito sui diversi formati dell’arte e sulla cultura dell’audiovisivo.
Anche quest’anno la selezione dei Documentari candidati e vincitori dei Nastri d’Argento ha incluso film che rivelano uno sguardo sul passato e sulla nostra storia recente con il ‘Cinema del Reale’, ma anche un’attenzione speciale, nel mondo dello Spettacolo e nella Cultura, al cinema e ai protagonisti della musica, nonché al patrimonio artistico del nostro paese cui è stata riservata una cinquina speciale.
Le proiezioni di lunedì 4
Si parte lunedì 4 con Mur, coraggiosa opera prima di Kasia Smutniak sul suo viaggio al confine fra Polonia e Biolerussia e con i due film di Mario Martone con cui ha vinto il Nastro dell’Anno: Laggiù qualcuno mi ama, emozionante tributo a Massimo Troisi, e Un ritratto in movimento. Omaggio a Mimmo Jodice che celebra il fotografo napoletano. Nella stessa data verrano proiettati Profondo Argento, unico documentario sul cinema fra i finalisti, dedicato al maestro dell’horror e firmato da Giancarlo Rolandi e Steve Della Casa e il docufilm Enigma Roldi Anselma Dell’Olio che esplora, attraverso testimonianze e ricostruzioni, la figura del sensitivo torinese così vicino a Fellini.
Le proiezioni di martedì 5
Si prosegue martedì 5 con le proiezioni di Io noi e Gaber, con cui Riccardo Milani ha ripercorso la straordinaria parabola umana e artistica del grande Signor G, e di Un altro domanidi Silvio Soldini e Cristina Mainardi che denuncia la violenza sulle donne, per una volta anche attraverso le voci degli uomini. La rassegna si chiude con Roma Santa e dannata, il documentario di Roberto D’Agostino, Marco Giusti e Daniele Ciprì, sorprendente viaggio negli inferi, intimo e dissacrante, della città più iconica e amata del mondo.
Una collaborazione, quella con il Barberini, che riporta ancora una volta i Nastri d’Argento nel cinema che ha ospitato la 18.ma edizione del Premio nel lontano 1963, l’anno dei Nastri a Vittorio Gassman per Il sorpasso e a Gina Lollobrigida perVenere Imperiale, premiati con Rosi, Petri, Tonino Guerra e ancora Romolo Valli e François Truffaut perJules e Jim, miglior film internazionale in una serata che si concluse con l’anteprima del Gattopardo.